Baldini, un bel gesto in diretta nazionale. Calcio in crisi economica: ma le squadre B sono più utili delle multiproprietà?

Baldini, un bel gesto in diretta nazionale. Calcio in crisi economica: ma le squadre B sono più utili delle multiproprietà?TMW/TuttoC.com
Ieri alle 00:00Il Punto
di Luca Esposito

Editoriale di oggi che si apre inevitabilmente con un focus sulle semifinali playoff. Partiamo dal bel gesto di mister Silvio Baldini che, al termine della gara pareggiata con il Cerignola, ha interrotto la conferenza stampa del collega Raffaele per fargli i complimenti in diretta televisiva sostenendo che "abbiamo battuto una grandissima squadra. La sorte ha girato lo sguardo dalla nostra parte, ma ora abbiamo capito perchè loro sono stati a lungo in testa alla classifica. Un plauso sincero a tutti e un in bocca al lupo per il futuro". Immagini che fanno bene ad un calcio sempre più in crisi e che ha bisogno di personaggi magari fuori dalle righe, ma che fungono da esempio per i giovani attraverso gesti meravigliosi nella loro semplicità. Ma le lodi a Baldini scaturiscono anche dal raggiungimento della finale. Una grande soddisfazione per un allenatore che la società ha blindato anche nei momenti di difficoltà e che pronosticava la promozione in serie B anche quando sembrava a rischio il quarto posto finale. E bravo il direttore sportivo Foggia, del quale non ci stancheremo mai di parlare: giovane ma esperto, umile ma consapevole dei propri mezzi, un uomo al quale Pescara dovrà mostrare eterna gratitudine per la capacità di creare un gruppo forte con budget non elevatissimo e in un contesto ambientale contraddistinto da tanto scetticismo. E anche noi ci accodiamo ai complimenti al Cerignola, squadra che forse sarebbe arrivata fino in fondo senza tutti gli stravolgimenti che hanno contraddistinto il girone C. La sensazione è che la società abbia risorse ed entusiasmo tali da riprovarci nell'immediato futuro, speriamo con la stessa guida tecnica visto che i pugliesi sciorinano un calcio davvero piacevole. Molto bene la Ternana che, pur avendo convinto poco nella gestione Liverani, sfodera la classica prestazione perfetta e batte per 3-1 il Vicenza meritando ampiamente il passaggio del turno.

Del resto una rosa così forte non può che giganteggiare nelle gare a eliminazione diretta, parliamo di un organico composto da calciatori che hanno calcato palcoscenici superiori e ai quali non tremano certo le gambe nei momenti decisivi. Non condividiamo invece il duro comunicato della curva vicentina. La società ha investito, l'allenatore ha concluso per due volte la stagione nelle primissime posizioni, la dirigenza ha detto no a offerte allettanti per giocatori di qualità e uscire indenni dalla lotteria playoff è impresa ardua per tutti. E' vero che la B manca da anni ed è comprensibile la frustrazione di una piazza sprecata in Lega Pro, ma nulla si può rimproverare a chi ci ha creduto fino all'ultimo secondo. A margine una riflessione: la finale sarà tra Ternana e Pescara, due squadre provenienti dal girone B. Anche in questo caso abbiamo avuto ragione: ad agosto affermammo fosse il raggruppamento più competitivo, al punto che realtà come Spal, Ascoli e Perugia hanno sofferto e fallito i reali obiettivi. Inevitabile, ahinoi, anche la consueta parentesi su situazioni delle quali faremmo volentieri a meno. La pioggia di penalizzazioni condizionerà la prossima stagione, con la stangata per la Triestina e una Lucchese ormai destinata al dilettantismo dopo una super impresa sul campo. C'è chi assicura che altri club di C abbiano problemi per le iscrizioni e questo fa sperare chi ha vinto i playoff di D. Si dia priorità a loro o alle retrocesse piuttosto che proporre queste squadre B che non sono state digerite da tante tifoserie e che, in fondo, per quanto costano non producono i vantaggi tecnici auspicati. A questo punto non aveva più senso la multiproprietà, visto che il calcio in crisi economica si permette di tenere fuori dalla porta imprenditori facoltosi solo per motivi di "affinità"?