Top & Flop di Catania-Juve Stabia

Si è chiusa poco fa la sfida del "Massimino" tra Catania e Juve Stabia, che ha ufficialmente aperto le danze del Girone C di Lega Pro: 3-1 in favore dei siciliani il risultato finale.
Sarà pure calcio d'agosto, ma quello che si vede in Sicilia è un bel calcio, con una gara molto vivace sin dalle prime battute, anche se per lunghi tratti le squadre sono poco lucide sotto porta. Parte bene la Juve Stabia, il Catania appare un pò sulle gambe tanto che subisce il gol che apre le marcature, tap in vincente di Lisi che si beve come vuole la difesa catanese, ma con il passare dei minuti si vede la reazione degli uomini di mister Rigoli, che riescono a pareggiare con il pallonetto di Calil. Gol che da coraggio alla squadra, che nel secondo tempo appare ben diversa e più decisa, a cospetto di una Juve Stabia che invece fisicamente appare un pò stanca e fatica a trovare la reazione. Da sfatare, per le Vespe, c'è anche il tabù "Massimino", dove non hanno mai vinto, ma l'appuntamento è rimandato: i padroni di casa siglano infatti il secondo gol con il destro di Paolucci, e chiudono la gara, proprio pochi attimi prima del fischio finale, con la rete di Di Cecco.
Ecco i migliori e i peggiori del match:
TOP
Calil (Catania): un'intelligenza tattica sopraffina, quando tocca il pallone questo canta. Anche nel momento in cui la squadra soffre è lui che da il piglio giusto per la reazione, pur ricoprendo un ruolo non propriamente a lui idoneo: si sacrifica e si mette a disposizione del mister, arretrando poi a gara in corso, e in tutte le azioni pericolose c'è il suo zampino. Non sbaglia niente. Complimento però anche a Russotto e Paolucci. MISTER IN CAMPO
Il primo tempo (Juve Stabia): se la partita fosse durata solo 45', quindi solo il primo tempo, della compagine campana non ci sarebbe niente da dire, sostanzialmente impeccabili. Ma il gol subito quasi allo scadere della prima frazione affossa mentalmente le Vespe, che non riescono poi ad avere la giusta reazione; e sprecano quanto di buono fatto. BENE A META'
FLOP
La prima metà del primo tempo (Catania): una squadra che entra in campo spaurita, già sulle gambe, e che subisce il pressing stabiese offrendo ben poco, se non qualche interessante spunto dei singoli: questi nei primi 20-22 minuti del primo tempo. Poi la musica cambia, e la truppa di mister Pino Rigoli prende coraggio e gioca da squadra, conquistando metri di campo importanti: merito del cambio di modulo? Dell'esser più collettivo? Di tutto l'insieme? Difficile stabilirlo, fatto sta che i tre gol che consegnano i tre punti sono indubbiamente un buon inizio. CHI BEN COMINCIA...
Il secondo tempo (Juve Stabia): dottor Jekyll e mister Hyde la partita della Vespe. Tanto bene nel primo tempo quanto maluccio nel secondo, dove l'unica nota è il piglio fresco e deciso di Sandomenico che prova a vivacizzare una squadra che rientra spenta dagli spogliatoi: ma da solo non può tutto. SENZA PUNGIGLIONE
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