AlbinoLeffe, Lopez: "Boccata d'ossigeno, ma tanto lavoro da fare"

Arriva l'autunno, un autunno che porta una sera più fresca del solito e la prima vittoria. Una vittoria, quella dell'AlbinoLeffe, colta ai danni di un Cittadella che lamenta alcune decisioni arbitrali [LEGGI QUI] ma che ha anche dimostrato come non sia mai facile metabolizzare retrocessioni dolorose. Invece la "Celeste" ha dimostrato quello che era ragionevole pensare (e spiegare in sala stampa): tanti giocatori nuovi, tanti giocatori da recuperare nel calcio vero, ci vuole tempo. E così sembra, almeno per una sera, andare secondo i ragionamenti: Gușu e Garattoni che crescono, una difesa che appare complessivamente più solida, le seconde linee che entrano e sanno anche incidere nel tabellino. Ci saranno altri passi indietro, probabilmente, ma questo AlbinoLeffe-Cittadella alza i margini delle aspettative blucelesti e ridefinisce certi de profundis tardo-estivi (e post-Zoma) che in questi primi giorni autunnali appaiono già fuori dal pentagramma.
Ma è una vittoria che non cambia di molto le considerazioni dell'allenatore dei seriani Giovanni Lopez, abituato a guardare sul lungo termine sia quando le serate sono amare, sia quando le conferenze stampa godono della voglia di raccontare e raccontarsi, cullati da un risultato che, per una volta, dice sì.
"E' stata una partita difficilissima per noi perché abbiamo affrontato una grande squadra" inizia l'analisi il tecnico laziale. "Noi stiamo crescendo ma non siamo al massimo, per niente: stiamo cercando di portare tutti i giocatori ad un livello ottimale, è un discorso che facciamo da tempo e di tempo ce ne vuole ancora un po'. E' una vittoria che ci offre una bella boccata d'ossigeno, peccato non aver tempo per godersi questa soddisfazione avendo giovedì un'altra sfida che, personalmente, cade in un momento non troppo propizio perché dobbiamo recuperare diversi giocatori. Non stiamo ancora giocando bene, ma ricordo che abbiamo cambiato otto titolari e complessivamente quattordici giocatore: c'è da migliorare, sotto ogni aspetto. Sono contento per esempio che abbia segnato un attaccante, reparto completamente rivoluzionato. Ora abbiamo i gol dei centrocampisti, ma verrà il momento che anche le punte troveranno continuità realizzativa, compreso Sarr che al momento gioca quasi solo d'istinto ma ha margini importanti: quando capirà che deve giocare anticipando il movimento e non solo quando ha la palla allora farà uno step per lui importante. Oggi (ieri, ndr), rispetto a Trento, non ci siamo chiusi dopo il gol e anzi abbiamo trovato la via della rete: questo è un bel segnale, attendendo la crescita dei miei giocatori che già vede i primi spunti. Credo che il fallo su Sarr fosse da espulsione, mentre l'episodio del gol di Sali sinceramente non posso giudicarlo, dal campo non ho una prospettiva che mi possa permettere di dare una valutazione serena".
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