Lucchese, il grande bluff di Grassini e Lucchesi

07.07.2018 06:00 di Marco Pieracci   vedi letture
Fabrizio Lucchesi
TMW/TuttoC.com
Fabrizio Lucchesi
© foto di Federico Gaetano

Come in una commedia dell'assurdo. O forse è più giusto definirlo un film horror. La data di venerdì 6 luglio 2018 resterà una pagina nera scolpita nella ultracentenaria storia della Lucchese. Quello di ieri sarà ricordato come quel triste giorno in cui il castello di cartapesta tirato su in questi ultimi mesi su fondamenta fragili e mantenuto in piedi faticosamente, tra mille contraddizioni, con promesse e rassicurazioni puntualmente disattese nei fatti è crollato forse in maniera definitiva, lasciando dietro di sè soltanto macerie e rabbia, in tutti gli appassionati che hanno a cuore le sorti della Pantera. Una vera e propria farsa durata fino a poche ore fa che, come i più disillusi temevano, non ha avuto un lieto fine.

Il grande bluff di Lorenzo Grassini (che fino a ieri bollava come voci prive di senso gli aggiornamenti sulla situazione) e Fabrizio Lucchesi ha gettato nello sconforto il popolo rossonero. L'ultima ancora di salvezza alla quale aggrapparsi ora è Arnaldo Moriconi. Il vecchio proprietario sta tentando un estremo disperato tentativo di salvataggio per non far sparire il club dal calcio professionistico ma servono soldi freschi. E in fretta. Il 12 luglio scade il termine ultimo per il pagamento di stipendi e contributi. Qualora riuscisse nell'impresa di reperire i fondi necessari, la Lucchese partirebbe comunque azzoppata, con una pesante penalizzazione in classifica con cui dover fare i conti, ma, allo stato attuale delle cose, già presentarsi ai nastri di partenza del prossimo campionato sarebbe un enorme successo.