Pontedera, Bernardini: “Col blocco stipendi non potrei rientrare a casa”

Il tema del taglio degli stipendi dei calciatori è sempre molto caldo. In Serie A c’è chi ha dato l’esempio ma è impossibile fare paragoni con il calcio di terza serie, dove i salari sono nettamente inferiori. Ma sull’altro piatto della bilancia ci sono società molto più fragili che non possono contare su incassi milionari dei diritti tv o delle sponsorizzazioni.
Sul tema è intervenuto il centrocampista del Pontedera Mariano Bernardini che ha commentato ai taccuini de Il Mattino (poi ripreso da “ItaSportPress”) quella che potrebbe essere la sua situazione. E Bernardini ha lanciato l’allarme: “Io guadagno duemila euro netti al mese, per fortuna il Pontedera paga l’appartamento ma un anno fa a Lucca non era così e mi restavano circa 1200 euro. Anzi, erano puramente teorici visto che la Lucchese non pagava, così ho dovuto spendere i soldi che avevo guadagnato nell’esperienza precedente a Pagani.
Qui pensavo di avere trovato un po’ di serenità e invece non so cosa potrà accadere da qui a qualche ora, altro che giorni. I dirigenti del Pontedera sono vicini alla squadra, però è una situazione difficile. Vai a dormire con mille pensieri e ti risvegli con quegli stessi pensieri. Riuscirò a fare la spesa? Potrò pagare le bollette? Se bloccassero gli stipendi, neanche avrei i soldi per rientrare a Napoli… Io potrei tornare a casa dei miei, ma gli altri calciatori, quelli con moglie e tre figli, come farebbero? Qui si arriva al massimo a 3mila euro di stipendio”, ha raccontato Bernardini.
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