Pres Robur: "Cambiati col mercato di gennaio, ora sono fiduciosa"

14.02.2020 22:20 di Valeria Debbia Twitter:    vedi letture
Anna Durio
TMW/TuttoC.com
Anna Durio

Anna Durio, presidente della Robur Siena, ospite di Sportitalia nella nuova tramissione 'AspettateC' dedicata alla terza serie, ha commentato il pareggio in rimonta dei bianconeri contro la capolista Monza "E' stata una partita iniziata male, ma recuperata più che bene. Sono più che soddisfatta del risultato ottenuto. Il campionato sta regalando emozioni? Sicuramente è bello, a parte il Monza che fa campionato a sé, non c'entrando nulla con la categoria, mentre le altre sono non dico equivalenti, ma sicuramente ognuno se la può giocare con tutti. Noi potevamo fare qualcosa in più sicuramente, ma non mi posso lamentare: siamo in alto e l'obiettivo è arrivare più su possibile in vista dei playoff". Sul prossimo impegno, il derby di Pistoia, Durio ha proseguito: "Mi aspetto una buona partita e possibilmente i tre punti, ma so che la Pistoiese è una gran bella squadra e sarà quindi tosta".

Spazio quindi a una breve analisi della Serie C, che verrà poi più approfondita: "I sacrifici sono tanti così come l'impegno: la Serie C è veramente come dice Ghirelli il campionato dei comuni, che tocca tante realtà diverse ed ognuna ha qualcosa da raccontare". E sulla scelta di portare in bianconero mister Alessandro Dal Canto: "Lo abbiamo rubato ai rivali dell'Arezzo? Non lo so, fondamentalmente non sono io che mi occupo della parte tecnica, però anche a me come allenatore piaceva. L'anno scorso aveva fatto molto bene, ma non posso dire di più, anche se uscì una vignetta che parlava di un incontro clandestino (ride, ndr). Sono contenta che lo abbiamo portato a casa noi perché sono contenta di come lavora".



Sulla costruzione della squadra: "Credo sia stato fatto un buon lavoro. In estate sono state fatte scelte che non si sono rivelate come avremmo voluto. Ora c'è stato qualche cambiamento e sono molto fiduciosa visto che lo sono soprattutto nei confronti dei miei collaboratori. I calciatori non sono robot ma esseri umani, bisogna vedere sia il lato umano sia il lato del campo: se un giocatore ti chiede di andare via, come fai a bloccarlo se poi non ci sta volentieri? Oppure se uno non è come ti aspettavi? Di ognuno si prendono informazioni, ma a volte non tutte le ciambelle vengono col buco. La squadra è costruita bene, anche perché i risultati in trasferta si fanno. Non ho ancora capito il problema in casa, ma le abbiamo provate tutte. I punti fatti in casa o fuori restano comunque punti".

Sulla sua esperienza alla Robur: "A me è sempre piaciuto il calcio. Mi è nato un figlio maschio calciofilo, lui sa tutto, si ricorda tutto, io più i gol che abbiamo subito. Non ho ancora capito però come sono arrivata a Siena. Da quando sono arrivata a Siena non me ne è andata una dritta, al secondo anno avevo un piede in Serie B e hanno deciso di farla a 19. Mi è successo di tutto e di più, quindi senza una passione vera non saremmo andati avanti. Le regole? Più che metterle bisogna rispettarle. Non credo ci sia da cambiare molto, c'è da far rispettare quello che già c'è. Spesso c'è troppa burocrazia così come ci sono troppe tasse. E questo pesa parecchio. La squadra di calcio è considerata come una industria normale, ma è totalmente diversa, questo significa che dovrebbero esserci una pressione fiscale diversa. Ma per il momento è così. Sono d'accordo col presidente Ghirelli che bisognerebbe cambiare qualcosa e la defiscalizzazione sarebbe un aiuto per la C. In quel modo si potrebbe ragionare anche su un settore giovanile serio, noi abbiamo un campo solo di allenamento per sei squadre giovanili e bisogna quindi affittarne altri. Se si potesse investire sulle infrastrutture potremmo far crescere ancora più ragazzi".