P.Vercelli, Comi: "Non accetto attacchi personali che esulino dal calcio"

12.03.2019 14:40 di  Valeria Debbia  Twitter:    vedi letture
Gianmario Comi
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Gianmario Comi
© foto di Luca Marchesini/TuttoLegaPro.com

Dopo il duro attacco di Vito Grieco, tecnico della Pro Vercelli, nei confronti dell'attaccante Gianmario Comi, al termine della gara pareggiata dalle Bianche Casacche contro la Robur Siena, è giunta la reazione dell'attaccante classe '92, come riportano i colleghi di GianlucaDiMarzio.com: "Mi trovo costretto a dover rilasciare tali dichiarazioni per tutelare la mia immagine di uomo e di professionista a seguito delle parole del Mr. Grieco. Al contrario di quanto riferito dallo stesso circa la sua professionalità ho trovato la sua conferenza stampa inappropriata e inadatta al livello professionistico del Club per il quale siamo entrambi tesserati. Sono stato oggetto di pesanti dichiarazioni ingiustificate e gratuite da parte del Mr. Grieco dai toni a dir poco accesi. Scopro tutto dalla conferenza stampa di domenica, in quanto, il nostro ultimo dialogo personale risale a gennaio. Sono stati messi in dubbio i miei infortuni, ovviamente refertati, la mia serietà e la mia professionalità.

Il mio stato di salute, ora recuperato, non è forse stato considerato dall'allenatore nella valutazione dei miei allenamenti. Il mio scarsissimo minutaggio, causato prima dai miei infortuni e successivamente dalle scelte tecniche, è un elemento inequivocabile. 35’ da gennaio, di cui qualcuno tra i pali (per la squadra, per il Club e per la piazza). Con rammarico ho ora inteso la sfiducia dell’allenatore che ha interpretato e frainteso i miei reali problemi fisici, confondendoli con scarso interesse e impegno. Non posso accettare attacchi personali che esulino dal mondo calcistico. Posso non essere stimato da un punto di vista tecnico ma, sono sicuro, che le persone con le quali ho lavorato nei miei anni di professionismo possano confermare la mia totale dedizione verso la mia professione di calciatore. Sarà comunque mio interesse affrontare questo argomento faccia a faccia, come a mio avviso avrebbe dovuto fare chi ha molte più presenze di me nel calcio professionistico".