Vicenza, Gallo: "Serve pazienza per sbloccarla, da lì diventa in discesa"

Terzo successo di fila per il Vicenza, che cala il tris contro la Pro Patria e aggancia in vetta il Lecco a quota 13: "Abbiamo fatto una buonissima partita, anche nel primo tempo, che è finito 0-0 nonostante cinque o sei occasioni, col portiere avversario che ha parato molto bene - ha spiegato in sala stampa mister Fabio Gallo. - La squadra si è espressa bene, organizzata, si è difesa bene e, quando abbiamo accelerato, c’è stato un predominio totale. Una vittoria rotonda che ci deve proiettare in questo campionato. Il primo tempo dimostra come molte squadre verranno ad affrontarci: dobbiamo avere pazienza, continuare a fare gioco, pensare a noi stessi e non a situazioni che possono metterci in difficoltà. Lavoriamo sui concetti e i principi della settimana per sviluppare il nostro gioco. Anche se il primo tempo può sembrare compassato, con 10 giocatori avversari a 20 metri dall’area, è obiettivamente difficile. Serve pazienza per sbloccarla, e una volta sbloccata diventa più in discesa".
I gol sono arrivati dalla panchina, con la doppietta di Rauti e la deviazione di Rada sul tiro di Pellizzari: "Lo dico sempre: tutti i giocatori della rosa sono stati scelti. Nicola Rauti è stato voluto fortemente da me, dal direttore e dalla società, perché è un giocatore bravo. Si è fatto trovare pronto, come devono fare tutti. Voglio sottolineare anche Morra, che ha fatto una partita di grande sacrificio, lavorando in un ruolo non nelle sue corde, ma lo sta facendo molto bene. Anche Carraro, meno appariscente, è forse il più importante. Tutti hanno lavorato molto bene".
Rauti ha avuto un impatto determinante, ma anche Stulac non aveva sfigurato nel primo tempo: "Se il cambio era una staffetta programmata o c’era una motivazione tattica? Avevo bisogno di più frequenza davanti. Stulac aveva fatto una buona partita, come gli altri, ma non aspetto per forza il 60', 70' o 80' per fare cambi. Non ho minuti programmati: faccio quello che mi dice la testa, a volte sbaglio, a volte faccio scelte fortunate. Ho letto così la partita, e Rauti ha fatto due bei gol. Non era programmato, ma dettato da ciò che avevo visto".
Alla fine, l’abbraccio con la Curva Sud: "Giocare a Vicenza è bello. Da calciatore non ho avuto la fortuna di giocare qui, uno stadio che mi è sempre piaciuto. Ora ho la grande fortuna di allenare questa squadra e voglio godermelo fino in fondo, ogni momento, perché è bello".
A due minuti dalla fine, col risultato sul 3-0, Gallo era ancora in piedi a urlare e dare indicazioni ai giocatori: "Se è un segnale di non mollare fino all’ultimo? È un segnale per la mia squadra. O sto seduto e non mi alzo, o sto in piedi con loro. Succederà con la pioggia, con la nebbia, a due minuti dalla fine sul 3-0. È una comunicazione non verbale, ma chiara".
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