Cesena, Satalino: "Avevo deciso di venire qui già alla prima chiamata"

17.09.2020 18:10 di Giacomo Principato   vedi letture
Cesena, Satalino: "Avevo deciso di venire qui già alla prima chiamata"
TMW/TuttoC.com
© foto di Paolo Baratto/Grigionline.com

Giacomo Satalino, portiere arrivato in prestito dal Sassuolo, presentato questa mattina all’Orogel Stadium Dino Manuzzi, ha subito voluto sottolineare la sua grande voglia di vestire la maglia bianconera: “Appena ho saputo dell'interesse del Cesena ho chiamato il direttore, che mi ha subito dimostrato grande stima fiducia. Questa cosa mi ha stimolato ad accettare la proposta, senza contare che arrivare in una piazza prestigiosa come questa è una grande soddisfazione personale. Quando ho saputo che il Cesena si era fatto avanti non ho nemmeno approfondito le altre alternative, perché avevo già deciso di venire qui”.

Tanto entusiasmo per la nuova avventura e per la presenza all’interno dello staff di un mito come Francesco Antonioli: “Avere ogni giorno la possibilità di parlare con lui è un privilegio: possiamo dire che è uno dei miei modelli e poter lavorare così a stretto contatto con un professionista del suo livello mi aiuterà moltissimo nel mio percorso di crescita. Io ho iniziato nella Fiorentina, una scuola di portieri di altissimo livello: lì mi hanno sgrezzato. Poi al primo anno di Primavera mi sono trasferito al Sassuolo dove ho avuto la possibilità di crescere ancora, cosa che mi ha reso il giocatore che sono oggi. Penso di essere abbastanza completo come portiere, anche se so di dover maturare sotto diversi aspetti per fare il salto di qualità”.

Chiosa finale sull’assenza del pubblico, che soprattutto in una piazza come Cesena si farà sentire: “Questo è sempre stato un club abituato a palcoscenici importanti, con un pubblico davvero straordinario e uno stadio unico. L’assenza dei tifosi sarà certamente molto pesante, renderà tutto molto più strano. Purtroppo però non possiamo fare nulla se non aspettare e sperare che questa situazione si risolva in fretta, perché il calcio senza i tifosi non è la stessa cosa”.