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Pergolizzi: "Vicenza, se non vinci il campionato è perché lo perdi da solo"

Pergolizzi: "Vicenza, se non vinci il campionato è perché lo perdi da solo"
Oggi alle 20:20Primo piano
di Sebastian Donzella

Nel corso dell'appuntamento pomeridiano di A Tutta C, programma in onda dal lunedì al venerdì sulle frequenze di TMW Radio e su Il 61, è intervenuto Rosario Pergolizzi, allenatore che in carriera ha allenato anche Ascoli e Campobasso.

Girone d’andata terminato: i pronostici sono stati rispettati?
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Nei tre gironi ci sono conferme importanti. Nel Girone A il Vicenza, a mio avviso, ha già messo una seria ipoteca sul campionato: se non lo vince, lo perde da solo. Nel Girone B il quadro è molto più equilibrato: Arezzo, Ascoli e Ravenna sono tre squadre che se la giocheranno fino alla fine. L’Ascoli aveva iniziato fortissimo, poi è venuto fuori l’Arezzo e adesso il Ravenna, che rappresenta forse la sorpresa, anche se dopo 19 giornate è difficile parlare ancora di sorpresa".

Si aspettava un Ravenna così forte?
"Sì, perché ho visto continuità, mentalità e una società molto solida alle spalle. Le fondamenta contano tantissimo e Ravenna le ha. La città può permettersi categorie importanti e credo che, anche se non lo dice apertamente per evitare pressioni, dentro di sé il Ravenna crede davvero alla vittoria del campionato".

Quanto è difficile lavorare con il mercato aperto?
"Se c’è comunicazione e organizzazione, si convive bene con il mercato. Le società programmano già prima quali possano essere entrate e uscite. Non è un problema se c’è struttura".

Chi può fare la differenza a gennaio?
"Le squadre che hanno mentalità vincente come Ravenna, Ascoli e Arezzo devono inserire solo giocatori che migliorano il gruppo senza snaturarlo. I calciatori sono intelligenti e capiscono quando serve qualcosa in più".

Giudizio sull’FVS, il VAR a chiamata, sperimentale in Serie C?
"Può essere utile, ma deve essere utilizzato con più intelligenza. Spesso viene richiesto senza reale convinzione e questo provoca solo perdite di tempo e recuperi interminabili. Serve più correttezza e consapevolezza".