Ds Pontedera: "Banchieri, sosteniamolo e remiamo tutti nella stessa direzione"
Cambio in panchina, cambio di proprietà e un mercato di gennaio alle porte. Intervistato da A Tutta C su TMW Radio ha parlato così il direttore sportivo del Pontedera Carlo Taldo: "È stata una settimana particolare, perché in una settimana ci siamo ritrovati con un rigore sbagliato a Bra, con tre punti tolti per la questione Rimini e con una partita persa al 93’ contro il Carpi. È stata una serie di eventi che ci ha visto penalizzati - oltremisura - sia sul campo che nella riformulazione della classifica. Ci siamo trovati un po’ in difficoltà e abbiamo optato per il cambio in cambio in panchina. In più si è aggiunto l’inizio di un cambio di proprietà, quindi è stata davvero una settimana particolare, purtroppo conclusasi con una partita persa a Ravenna dal 95’ al 106’ minuto. A ogni modo, il cambio in panchina è una scelta ponderata per vari motivi: per dare una scossa, per equilibri generali, non certo per demerito di mister Menichini, perché sicuramente la squadra, senza questo terremoto, era in linea con gli obiettivi di partenza".
A proposito della fase transitoria della società, la sensazione è che il passaggio di quote abbia pesato sulla posizione di mister Menichini. Nulla di ingiustificato, si intende: ci può stare che una nuova proprietà preferisca altre soluzioni tecniche.
"Sicuramente è stata una scelta condivisa con tutti. Ci sono persone che stanno lavorando all'interno della società in maniera simbiotica e quindi sono state coinvolte varie figure in questa decisione. Non è stata una scelta fatta da uno o dall’altro. Ognuno ha espresso la propria opinione. Quello che conta è ripartire nel modo migliore. Questo è il punto di partenza: tutti gli sforzi, i pensieri, il lavoro, gli allenamenti e le energie devono essere indirizzate a risolvere questo momento. Il nuovo staff, con in testa mister Banchieri, si sta adoperando nel migliore dei modi. Sosteniamolo e remiamo tutti nella stessa direzione".
La riporto alla gara col Ravenna, e sulle tempistiche cui faceva riferimento. Prescindendo dal fatto che i romagnoli stanno legittimando la classifica, si è evidenziato l'eccessivo dilazionamento dei tempi dell’FVS: si giocano sostanzialmente tempi supplementari.
"Condivido pienamente. Innanzitutto nessuno qui vuole togliere meriti al Ravenna: è un’ottima squadra e un’ottima società, con un futuro radioso. Limitandoci alla partita, magari ci stavano anche gli 11-12 minuti di recupero, perché siamo stati fermi 7-8 minuti per una chiamata FVS che poi ci ha dato ragione, era un episodio controverso. Però perdere 7-8 minuti così, nel mezzo di una partita tirata, serale, forse è troppo. Sia chiaro, sono favorevole all'FVS, ma bisogna trovare un modo per accorciare i tempi. A volte 7-8 minuti per ogni chiamata condizionano troppo la partita. Come l’altro giorno: secondo tempo poco giocato e tanto discorso".
Tra l’altro rischiano di incidere anche sul fisico dei calciatori, perché ora iniziano temperature gelide: stare fermi dieci minuti può creare problemi muscolari.
"La riflessione andrebbe fatta proprio per il normale svolgimento della partita. Bisognerebbe mettere un limite alla tempistica di visualizzazione dell’episodio. A volte si arriva a 8, 9, 10 minuti. È difficile da gestire per i calciatori, per il pubblico che si spazientisce, e anche per l’arbitro, che è una persona umana e sente la pressione quando dopo tanto tempo non riesce a prendere una decisione. Non ho la soluzione, ma i minuti persi sono troppi e vanno accorciati".
Passo al tema Rimini, che ha scombinato un po’ l’ambiente granata. A mio avviso sono state proprio Pontedera e Arezzo le più penalizzate. Gli amaranto hanno perso la vetta, il Pontedera si è ritrovato in zona playout, con un carico emotivo maggiore.
"Anche altre squadre sono state penalizzate, altre no, va detto. È chiaro che quando sei +3 o +4 e ti ritrovi invischiato nei playpout, un po’ d’ansia viene, è umano. Mettiamoci un po’ di ansia, un po’ di sfortuna… sportivamente è stata una settimana pessima. Speriamo non ci siano altri casi simili. L’anno scorso col Taranto capitò una situazione simile e non fu semplice".
Tra l’altro direttore, ironia della sorte, domenica al Mannucci si presenterà proprio mister Filippo D’Alesio, ora alla Sambenedettese. Anche alla luce di ciò che ha visto al Rimini, che gara si aspetta?
"Sarò una gara difficile, contro una squadra spinta da grande entusiasmo e da un’organizzazione che l’ha portata a vincere il campionato l’anno scorso. Ha avuto qualche battuta d’arresto ma la qualità dei giocatori e della società non si discute. Sarà una partita tesa e difficile. Dovremo fare del nostro meglio per portare a casa punti. Se vincono loro per noi sarà più dura; se vinciamo noi sarà una spinta emotiva importante. Ma a 20 partite dalla fine non c’è niente di decisivo".
Ci si avvicina il calciomercato. Sembra evidente che il Pontedera abbia bisogno di un attaccante, si interverrà?
"Stiamo facendo valutazioni. È vero che qualche carenza ce l’abbiamo, ma abbiamo anche giocatori che si sono espressi sotto il proprio potenziale. Nei prossimi 20 giorni guarderemo soprattutto ciò che abbiamo in casa e poi vedremo. Credo che se entrerà qualcuno, comunque qualcun altro uscirà. Ma non abbiamo ancora definito nulla. Pensiamo a queste due partite prima della sosta".
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