Scarcella: "Rimini dei tifosi, ma il sedere è mio e comando io"

Scarcella: "Rimini dei tifosi, ma il sedere è mio e comando io"TMW/TuttoC.com
© foto di Angelo Palmas
Oggi alle 19:00Girone B
di Giacomo Principato

Giusy Anna Scarcella si è presentata alla stampa, rispondendo alle domande dei cronisti che vogliono saperne di più sul nuovo corso del Rimini nato tra mille difficoltà. La nuova patron ha anche risposto al tema tifoseria e al come ricucire il rapporto, lasciandosi andare anche a qualche uscita colorita che ha animato il lungo intervento: "Cosa lamentano i tifosi di Giusy Anna Scarcella? Giusy Anna Scarcella è un prestanome, vi sembro un prestanome? Il Rimini è di tutti voi, però il sedere è mio e comando io. Per quanto riguarda il logo ne ho parlato con Icaro e l'ho fatto. Vogliono Tamai e l'ho preso. Non sono il prestanome di nessuno perché io sono la proprietaria della Building. Se a Rimini non si conosce, mi conoscono migliaia di clienti - riporta Newsrimini.it -. Poi che la mia è una lavanderia. Lavanderia perché ho fatturato e l'anno prima ho fatturato meno, ma non era mia la società l'anno prima. Se non ci fossi stata io oggi forse qui non si parlerebbe di calcio. Fatemi lavorare e fatemi dimostrare che ho delle buone intenzioni. Io sono questa, faccio quello che sento di fare, non quello che mi dicono di fare. In tanti adesso sono arrabbiati con me per il settore giovanile, chiedo scusa davvero. Scriverò una lettera ai genitori, voglio dare la giusta attenzione alla squadra femminile, il mister è squisito. La mia attenzione sarà tutta lì, voglio essere presente. Io come faccio a convincerli che non sono una cattiva persona. Come faccio a dimostrarlo?".

Altro tema cruciale, oltre che ovviamente più che discusso, è la fideiussione, necessaria per l'impiego dei nuovi arrivi e per muoversi anche per altri innesti per cui l'imprenditore precisa: "La fideiussione sta arrivando in ritardo rispetto alla nostra volontà perché i primi di agosto, prima che facessi il bonifico per il pagamento degli stipendi, non è che fossi meno sicura di acquistare il Rimini, ma non c'era il tempo. In accordi con la vecchia proprietà io avrei dovuto sostituire le fideiussioni a settembre. Nella settimana di Ferragosto è stato ritirato il collaterale della vecchia proprietà, quindi io ho dovuto sostituirla prima. Per noi è stata una doccia fredda. La situazione era disastrosa. Per la questione Rota, da un decreto ingiuntivo o un debito un sequestro di quote è arrivato dal mattino alla sera. Da verifiche che stiamo facendo è emerso che Rota ha fatto questo decreto ingiuntivo nei confronti del Rimini F.C., ma c'erano due fatture di società campane per 750mila euro, Rota non si è mosso di un millimetro. Però al Rimini F.C. sì. Perché a loro no e a me si?".