Ternana, Liverani: "Assenza nostri tifosi sconfitta per il calcio"

Ternana, Liverani: "Assenza nostri tifosi sconfitta per il calcio"TMW/TuttoC.com
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Ieri alle 23:15Girone B
di Stefano Scarpetti

Alla vigilia dell'atteso derby di domani ore 14.30 per la Ternana al Renato Curi di Perugia per la classica partita dell'anno. Alla vigilia ha parlato il tecnico Fabio Liverani. Ecco le sue parole in conferenza del tecnico raccolta da Ternananews.it:

"Ci sono tornato poco, da calciatore e da allenatore del Lecce ma a prescindere da questo, è stato il mio trampolino di lancio per me anche se è stato un anno solo. Sarò sempre riconoscente a Gaucci, non posso dimenticare a prescindere la rivalità che c’è, ma la stagione del 2000/2001 per me è stata una soddisfazione perché sono arrivato in Nazionale. Ora vivo il mio presente in una città, con un popolo che mi accolto e vivo quindi questo derby con grande voglia di rivalsa. Dobbiamo fare una partita vera: di cuore, giocata con lealtà, con ferocia, con attenzione e qualità". Riguardo all'assenza dei tifosi ha aggiunto: "E' una sconfitta per il calcio. Il fatto che non si riesca a trovare una soluzione per vivere questa partita con la loro gioia è un dispiacere. Per noi sportivi è una sconfitta. Abbiamo una squadra con giocatori esperti ma anche chi è alle prime esperienze e che quindi non hanno ancora vissuto partite così sentite. Si deve caricare senza trasmettere troppa ansia, bisogna trovare la medicina giusta per far capire la giusta importanza senza aggiungere peso. Riguardo la frase detta, penso sia abbastanza scontata. Noi giochiamo tutte le partite per vincere e ancora di più il derby. Domani al 90esimo vedremo se avremmo trovato la soluzione giusta".

Sulla partita ha aggiunto: "Credo che vada giocato per vincere sempre. Non c’è una preoccupazione per la classifica essendo a dicembre, può essere sicuramente importante per l’umore. Si gioca per vincere. La mentalità è vincere: con rispetto, attenzione e grinta. È l’obiettivo che dobbiamo avere sapendo che non ci sono partite semplici. Quando ci siamo tutti c’è la possibilità di cambiare anche durante la partita e cercare di alzare l’asticella. Per me è positivo che ci sia una sana rivalità nella squadra, è un gruppo che sta bene insieme e si stimano. Sono contento di avere a disposizione tutti per scegliere i primi 11 e i successivi 5 cambi.