Top & Flop di San Donato-Reggiana

28.01.2023 16:35 di  Gabriele De Bartolo   vedi letture
Kabashi, TOP Reggiana
TMW/TuttoC.com
Kabashi, TOP Reggiana

Termina col risultato di 0-3 il match disputato al Brilli Peri tra San Donato Tavarnelle e Reggiana. La capolista conferma la sua netta superiorità tecnica ed il suo buon momento, inanellando la sua sesta vittoria consecutiva e raggiungendo quota 55 in classifica. Decidono la gara una autorete di Cardelli nel primo tempo (in occasione di un cross rasoterra molto forte di Kabashi, il portiere effettua una sfortunata deviazione con la parte interna del piede, mandando la palla nella propria porta) e le reti di Pellegrini e di Laezza nel secondo tempo: Pellegrini su azione insistita, con un bel sinistro da dentro l'area di rigore, mentre Laezza segna con un tiro al volo spettacolare dai 25 metri. Un punteggio meritato da parte dei granata, che rischiano quasi nulla nell'arco dei 90 minuti e che sfruttano adeguatamente la superiorità numerica, arrivata allo scadere del primo tempo per la doppia ammonizione di Ubaldi. San Donato che gioca discretamente la prima metà di gioco, limitando al meglio le iniziative avversarie e trovandosi sotto solo a causa di una sfortunata autorete. Nella ripresa i gialloblù, freschi dell'espulsione di Ubaldi, non riescono a reggere contro la pressione granata, che dilaga nel punteggio e nelle occasioni da gol. 

TOP: 
Galligani (San Donato):
cerca di essere la chiave di volta nell'attacco gialloblù con diverse discese sulla fascia con cui può creare delle noie alla difesa granata. In una giornata in cui Venturi può dire di non avere avuto alcuna parata impegnativa da effettuare, questo è il massimo che il San Donato è riuscito a presentare dal punto di vista offensivo. PROPOSITIVO 

Kabashi e Pellegrini nella Reggiana: sono loro gli apriscatole della difesa gialloblù. Kabashi non è solo il principale responsabile dell'1-0 (autorete di Cardelli sul suo forte passaggio rasoterra nell'area piccola) ma sono suo merito anche diverse iniziative a centrocampo che hanno permesso alla Reggiana di dominare in lungo ed in largo: nella fattispecie saltano all'occhio le numerose palle rubata agli avversari, a cui sono seguiti i passaggi importanti per le punte, un rendimento che si è mantenuto costante tra primo e secondo tempo. Pellegrini fa una partita da stoico lottatore: nella  prima metà i suoi movimenti senza palla sono semplicemente indecifrabili per la difesa del San Donato, tanto che in ben due occasioni riesce a ritrovarsi a tu per tu col portiere avversario, ciccando però malamente in fase di conclusione. Nella ripresa il meritato gol gli permette di far sfoggio della sua mentalità insistente, restando attento e scattante su un pallone toccato dai difensori ma non spazzato, guadagnandosi così la chance di tiro. APRISCATOLE

FLOP:
Ubaldi (San Donato):
un primo tempo sofferente, viste le poche palle giocabili a disposizione, ma tutto sommato nella media con il rendimento dei compagni. Tuttavia la prestazione opaca diventa disastrosa grazie alle da due ammonizioni, una più evitabile dell'altra: la prima per una protesta nei confronti dell'arbitro in una zona di campo non cruciale, la seconda per una pedata (intervento da arancione) ai danni i Nardi, a dieci secondi dall'intervallo, che determina la inferiorità numerica dei gialloblù e probabilmente uno sliding doors inevitabilmente negativo per i suoi compagni. BLACK OUT

Le reti non finalizzate nel primo tempo per la Reggiana: 
Diciamoci la verità, quest'oggi il San Donato ci ha messo del suo. Con l'espulsione di Ubaldi in concomitanza con il fischio dell'intervallo. I gialloblù subiscono così una botta psicologica non indifferente, che mette in discesa il match per i granata. E tuttavia è vero che fino a quel momento, cioè fino al minuto 45, pur dominando a tratti la Reggiana non era riuscita a portarsi in netto vantaggio rispetto all'avversario, restando sull'1-0 figlio dell'autorete di Cardelli. Numerose le occasioni da gol sbagliate e che, in altre circostanze, non verrebbero perdonate da avversari più attrezzati di quello odierno. POCO CINICI