Vicenza Virtus, Colella: "C'è un sacco di lavoro da fare"

13.07.2018 17:20 di  Marco Pieracci   vedi letture
Giovanni Colella
TMW/TuttoC.com
Giovanni Colella
© foto di Stefano Sartore

Nel giorno del raduno il tecnico del Vicenza Giovanni Colella si è presentato davanti a microfoni e taccuini per rispondere alle domande dei giornalisti: "Il Vicenza dev’essere diverso rispetto a quello degli ultimi anni - riporta trivenetogoal.it - sicuramente è una società e c’è una tifoseria che meritano qualcosa di più rispetto al recente passato. La squadra che ho incontrato io è stata l’unica squadra ottima del girone di ritorno contro il Bassano, tanto che siamo scesi dal quinto all’ottavo posto e poi i playoff sono andati come sapete. Cerchiamo di creare una squadra che possa coinvolgere la tifoseria. Non partiamo da zero e sappiamo che c’è un sacco di lavoro da fare. Tutte le valutazioni che abbiamo fatto sono già state fatte già tempo fa. Essere a Vicenza ti permette soluzioni di maggiore qualità rispetto a quando eravamo a Bassano. Abbiamo le idee chiare su come migliorare l’attuale organico. Non mi crea problemi essere a Vicenza e avere maggiori attenzioni, visto che ho avuto anche io esperienze in piazze con maggiore pressione. Il modulo è una cosa secondaria, ma di sicuro non basta quello per fare risultato. Difenderemo in una maniera diversa rispetto al passato. Sarà una squadra equilibrata nelle due fasi di transizione, si può essere propositivi pure il 3-5-2, l’idea è quella di cominciare col 4-3-2-1 e poi magari modificheremo qualcosa. La squadra? Secondo me siamo vicini, per tutti i dettagli chiedete al signore lì dietro biondo che ha i capelli (ride indicando Seeber ndr). Quanti giocatori mancano? Diciamo che siamo a buon punto, ne mancano un paio.

Davanti alla difesa preferisco un uomo più difensivo? Questo lo dite voi… La leadership dell’allenatore serve, bisogna essere alla guida della squadra ma il campo non incide così tanto. Siamo in una piazza importante come Vicenza, è fondamentale fare un lavoro preciso che sia utile a superare anche i momenti difficili. Le avversarie? Non le snobbo, ma prima di tutto penso a quello che dobbiamo fare noi. Con calma li rispettiamo e li valuteremo. Giacomelli? Sono molto contento, sin dall’inizio avevamo sondato la sua disponibilità, credo che saprà azzerare tutto quello che è successo negli ultimi tempi e lo inseriamo in un gruppo che sono convinto lo aiuterà. Lui capitano? Non ho ancora valutato, sono convinto che una squadra abbia più leader. Sappiamo di essere in una città che dà molta importanza alla maglia e al blasone. Giocare di fronte a tanti spettatori sicuramente avrà un impatto sulla squadra, sarà un passaggio importante, non dico difficoltoso, ma bisognerà prestare molta attenzione a questo aspetto. Le seconde squadre? Abbiamo sempre buone idee in Italia, ma arriviamo o 20 anni dopo o 30 anni prima quando i tempi non sono maturi. La considero comunque una buona idea, sul tempo di inserimento non ho idea, vedo che è una pezza alla moria di squadre che c’è. Sono anni  che se ne discute, adesso in cinque minuti ci mettiamo a fare tutto in fretta e furia?”