Catania, Pellegrino: "Siamo vivi, faremo il nostro dovere fino alla fine"

Il direttore dell'area sportiva del Catania, Maurizio Pellegrino, è intervenuto a SalaStampa, su TeleOne. TuttoCalcioCatania.com riporta le sue parole: “Tutti dobbiamo stringerci intorno a quello che potrebbe essere il futuro del Catania cercando di guardare solo a questo, con grande ottimismo e positività, invogliando chi si affaccia al Catania perche è realmente un’opportunità. Ci sono basi molto lungimiranti oggi, forti per poter creare un progetto importante. Sono convinto che Catania risponderà alla grande. Avevamo il dovere di tenere in vita tutto ciò che si poteva tenere in vita. I ragazzi si stanno dimostrando veri uomini, compreso il suo allenatore. Andiamo avanti con questa cognizione, però non possiamo non nascondere che il pensiero è rivolto a venerdì, che significa futuro per questa società. Chiunque abbia voglia di fare calcio e soprattutto riuscire a sfruttare ogni forma di risorsa che questa città possa offrire investendo sul Catania, lo faccia in maniera seria e responsabile. Questa è la speranza più grande. Noi faremo il nostro dovere fino alla fine, chi entra sa che troverà persone che faranno cento passi indietro lasciando tutto a chi vuole investire seriamente. Azionariato? Io credo che l’idea fosse giusta, però va strutturata. Forse c’è stato poco tempo per strutturarla. Poi non posso andre a sindacare sulla gestione e la strada intrapresa in questo anno e mezzo.
L’idea dell’azionariato diffuso e popolare poteva funzionare in un periodo caratterizzato da tanti problemi economici. Oggi grazie all’azionariato il Sudtirol è seriamente candidato alla Serie B. Cosa mi ha insegnato questa esperienza al Catania? Alle tante criticità ho cercato sempre di rispondere col silenzio ma si è cercato di fare tutto il possibile per salvare il salvabile. In mezzo ci sono i risultati ed una maglia che non può andare nei campi di C a perdere dappertutto. Una squadra che doveva essere strutturata anche da un punto di vista tecnico per poter lottare con chiunque. L’anno scorso abbiamo ottenuto un buon quinto posto. Quest’anno avevamo in mente di fare altrettanto bene con un progetto molto più legato ai giovani, a delle plusvlenze da affrontare ma le cose sono cambiate da un giorno all’altro quindi si doveva fare di necessità virtù. Grazie alla grande disponibilità dei giocatori, dell’allenatore, della voglia di fare di qualche ragazzo che poi è venuto fuori dal punto di vista tecnico, oggi siamo vivi e continuiamo a lottare con grande onore“.
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