Catanzaro, Noto condanna episodio di razzismo a Castellammare

12.11.2019 20:40 di Valeria Debbia Twitter:    vedi letture
Floriano Noto
TMW/TuttoC.com
Floriano Noto
© foto di Andrea Rosito

Nei giorni scorsi Massimo Goh, attaccante della Cavese, si era sfogato contro un episodio di razzismo avvenuto contro il Catanzaro. Quest'oggi il Giudice Sportivo ha quindi condannato la società calabrese a 5 mila euro di ammenda "perché uno sparuto gruppo di propri sostenitori (valutabile in 4/5 unità) in campo avverso, rivolgeva ad un calciatore di colore della squadra avversaria, che rientrava negli spogliatoi al termine della gara, espressioni di discriminazione razziale".

Inevitabile la presa di posizione del presidente giallorosso Floriano Noto: “Sono molto stupito per quanto accaduto a Castellammare di Stabia dove, al termine della gara Cavese-Catanzaro, quattro o cinque nostri supporter, così come si evince dal comunicato diramato dal giudice sportivo, si sono resi protagonisti di un episodio di razzismo che la società da me rappresentata condanna senza appello.

Sono stupito perché conosco la correttezza dei tifosi giallorossi e soprattutto perché nella nostra squadra militano tre giocatori di colore, uno dei quali, Mamadou Kanouté, è un vero idolo ed esce dal terreno di gioco sempre tra l’ovazione del pubblico.

A nome della società che rappresento e di tutta la città mi sento di chiedere scusa al giovane calciatore campano, certo che le offese da lui ricevute non sono addebitabili a un’intera tifoseria ma pronunciate da qualche balordo che, con il suo comportamento, offusca la proverbiale correttezza del nostro pubblico che mai si è lasciato andare ad atteggiamenti discriminatori.

A tal proposito abbiamo fatto richiesta alla Questura delle immagini, dalle quali speriamo di individuare i protagonisti, in negativo, di questa vicenda, al fine di richiedere il Daspo.

Voglio infine dire che l’US Catanzaro è in prima linea per combattere il razzismo e proprio nei prossimi giorni annunceremo un progetto che ci vedrà a fianco della Fondazione “Città solidale” per dire “no” a ogni forma di discriminazione“.