Cavese, Prosperi: "In uno scontro diretto, un punto in trasferta è sempre oro"
Quinto risultato utile di fila per la Cavese che ieri è uscita dallo 'Zaccheria' di Foggia con uno 0-0. Di positivo c’è il punto conquistato: "Intanto partiamo dal quinto risultato utile consecutivo: è un punto importantissimo, che ci dà continuità - ribadisce in sala stampa mister Fabio Prosperi. - Seconda partita di fila senza prendere gol, quinta in campionato: per una squadra che si deve salvare è un aspetto fondamentale. Il campo permetteva davvero poco, sia a noi che al Foggia: era molto difficile stare in piedi e giocare. Nel primo tempo, dopo i primi 7-8 minuti in cui abbiamo cercato di capire che partita voleva fare il Foggia – anche perché il cambio di allenatore e la gara col Benevento ci avevano dato poche certezze – abbiamo preso bene il campo. Abbiamo avuto diverse situazioni per segnare, ma non ci siamo riusciti. L’infortunio di Ubaldi ci ha spezzato il ritmo: Daniele (Sorrentino, ndr) è entrato praticamente a freddo e abbiamo perso qualcosa. Il secondo tempo è stato strano, si è sporcata la partita, loro hanno spinto di più. Siamo stati poco puliti tecnicamente – ma anche loro – perché il terreno era davvero complicato. L’unico rammarico è che con un pizzico di qualità in più avremmo potuto cercare il colpo grosso. Ma onestamente il punto mi sta bene: venire a Foggia, in uno scontro diretto, con uno stadio particolare e mezzo vuoto, non è mai semplice. I ragazzi sono stati maturi, hanno corso zero rischi e abbiamo portato a casa un punto pesante in trasferta".
Tanti lanci lunghi per i metelliani, le vie centrali poco sfruttate nonostante un centrocampo non muscolare del Foggia e una leggera insicurezza nella gestione di alcuni palloni nel finale: "Sui lanci lunghi avete ragione: abbiamo cercato subito la palla profonda perché era complicato stare in piedi e giocare rasoterra. La palla rimbalzava male, era difficile da controllare anche per il portiere avversario. I ragazzi si sono adattati bene al contesto nonostante i tanti giovani in campo e sono stati maturi. Quei palloni finali gestiti male sono probabilmente figli della voglia di portare a casa il risultato: non dimentichiamoci che ad Altamura ci siamo suicidati al 93°. Oggi non volevamo buttare via tre vittorie e un pareggio in partite difficili per rischiare su un campo che non te lo permetteva. In uno scontro diretto, un punto in trasferta è sempre oro".
Il punto tiene la Cavese fuori dai playout. Però nel secondo tempo si è avuta l’impressione che la squadra campana si sia un po’ accontentata: "Non ci siamo accontentati, semplicemente la partita ci ha portato a giocarla in modo diverso rispetto ad altre volte. Lo prendo anche come aspetto positivo di maturità: una squadra così giovane che riesce a leggere il momento della gara e a portare a casa un punto importante in trasferta contro il Foggia è un segnale di crescita".
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