Caro Mangia, l’FVS serve. E presto farà scuola. La stranezza di Potenza, il bell’avvio dell’Inter
Premessa: non gli ho fatto i complimenti in privato, lo faccio in pubblico. Su queste pagine negli scorsi giorni avete trovato un bell’editoriale di Sebastian Donzella, che ripercorreva i trascorsi in C di buona parte dei portieri di Serie A. La storia più bella è forse quella di Paleari, un bravo ragazzo e un ottimo portiere, che non sempre ha avuto le occasioni che avrebbe meritato - ma ci aveva visto lungo Faggiano quando lo aveva portato al Genoa - e oggi raccoglie quanto seminato. Ecco, la C serve a questo: a essere serbatoio di talenti. In campo, ovviamente. Ma anche in panchina o dietro una scrivania, e pure con il fischietto in bocca.
“Così l’FVS non serve”, ha detto Devis Mangia dopo una valutazione che non lo trovava d’accordo. E invece serve, c’è solo da farsene una ragione. Non resto sull’episodio specifico, il punto è che in questo modo l’allenatore ha il modo di avere una valutazione dell’arbitro su un episodio che non l’ha convinto. Ciò non vuol dire che la risposta debba essere quella che si aspettava: pazienza. Però questa è una possibilità che in A, con il VAR, per esempio non esiste e credo che il Football Video Support stia scrivendo nuovamente un prima e un dopo. Introdotti i challenge, presto o tardi dovranno arrivare anche ai massimi livelli, con tutti i correttivi del caso. Non è certo la prima volta che la Serie C diventa territorio di felice sperimentazione: quasi tutte le innovazioni sono passate da qui, è una cosa che le altre componenti dovrebbero riconoscere.
Qualche giorno fa scrivevo che i presidenti devono fare i presidenti. Ne parlavo a proposito del Potenza, dove De Vito ha salutato perché non voleva allontanare il tecnico. Morale: è andato via, De Giorgio è rimasto e i risultati dicono che era giusto rimanesse, come sosteneva chi è andato via. È strano questo calcio.
A proposito di dichiarazioni, leggevo quelle di Dario Baccin che ricordava come l’obiettivo dell’Inter U23 fosse formare talenti. Perfetto. Ragionassero tutti così, forse avremmo più ragazzi di qualità e meno tecnici campioni di nulla a livello giovanile. Mi pare che all’Inter siano partiti dalle esperienze precedenti, sia positive sia negative, a differenza di quanto è stato fatto altrove in modo molto presuntuoso non è un caso che quella nerazzurra sia la seconda squadra partita meglio. Questo vuol dire avere dirigenti di qualità.
Testata giornalistica Aut.Trib. Arezzo n. 7/2017 del 29/11/2017
Partita IVA 01488100510 - Iscritto al Registro Operatori di Comunicazione al n. 18246
Direttore Responsabile: Ivan Cardia
© 2025 tuttoc.com - Tutti i diritti riservati