Avellino-Benevento, la falsa partenza sia da insegnamento per tutti. Casertana, gestire l'entusiasmo per essere la mina vagante

09.09.2023 00:00 di  Luca Esposito  Twitter:    vedi letture
Avellino-Benevento, la falsa partenza sia da insegnamento per tutti. Casertana, gestire l'entusiasmo per essere la mina vagante
TMW/TuttoC.com

Editoriale di oggi che si apre con l'Avellino, clamorosamente sconfitto dal Latina nella prima giornata di campionato. Le condizioni per una partenza super c'erano tutte: pubblico delle grandi occasioni, scenografia in curva Sud, entusiasmo alle stelle per la rosa allestita dal direttore sportivo Perinetti, una società sul pezzo e desiderosa di regalare la cadetteria alla piazza e un avversario che, almeno sulla carta, non sembrava irresistibile pur essendo la classica squadra di categoria che può essere osso duro per tutti. E invece ecco uno 0-2 che riporta tutti sulla terra e che, chissà, alla lunga potrebbe essere anche salutare per far capire che il calcio non è una scienza esatta e che, soprattutto nel girone C, sono tante le componenti che incidono. Sulla graticola, manco a dirlo, il tecnico Rastelli. Certo, se Marconi sbaglia un gol clamoroso davanti al portiere o la difesa si fa beffare in contropiede ci sono poche responsabilità da parte dell'allenatore, chiamato a dare una identità in tempi brevi ad un organico radicalmente cambiato e con pochissime riconferme. Tuttavia l'ex trainer del Cagliari paga a caro prezzo i numeri della passata stagione, condita da una serie innumerevole di sconfitte consecutive e da alcune prestazioni horror che valsero la contestazione di una tifoseria che, diciamola tutta, in estate invocava un reset totale e la scelta di una nuova guida tecnica. In queste ore circola il nome di Filippo Inzaghi, svincolatosi dalla Reggina dopo la mancata iscrizione al campionato di B e desideroso di sposare un progetto importante in una piazza che trascina. Tuttavia riteniamo che sia del tutto prematuro ipotizzare ribaltoni ed esoneri: siamo appena alla prima giornata e Rastelli ha bisogno di sostegno e fiducia. Certo, questo non vuol dire far finta di nulla e non analizzare dati per certi aspetti già preoccupanti, a Castellammare un eventuale passo falso acuirebbe il clima di insoddisfazione e i fantasmi attorno alla panchina sarebbero tanti. Perchè di allenatori che farebbero carte false per guidare quest'Avellino ce ne sono a bizzeffe, anche professionisti abituati a categorie superiori. Anche il Benevento è partito male e pure in questo caso i tre schiaffi subiti dalla Turris possono essere provvida sventura. La tifoseria è scottata dalla retrocessione e pretende tanto, ma la C è un campionato anomalo, difficile, in cui spesso le matricole prevalgono sulle grandi realtà. La strega ha tutto per vincere senza passare per i playoff ma ogni singolo tifoso deve ricordare che ripartire dopo un salto all'indietro è difficile, che ci sono stati casi spinosi risolti in extremis e che Andreoletti è l'allenatore più giovane della categoria e che, per quanto bravo, ha bisogno di qualche settimana per inculcare le sue idee e la sua mentalità. Inoltre passare da una squadra con scarso seguito e zero pressioni a un Benevento con i favori del pronostico e migliaia di persone che vogliono vincere e basta non sarebbe facile per nessuno. Carli non è l'ultimo arrivato e crediamo bisogna fidarsi della sua scelta e delle sensazioni positive del presidente Vigorito. Uno che in trenta secondi sostituisce l'infortunato Meccariello (sei mesi di stop, un sincero in bocca al lupo) con Terranova, mica l'ultimo arrivato, e che riporta a casa quel Ciciretti che, qualche tempo fa, fece magie con la maglia giallorossa per poi perdersi sul più bello.

E' l'ultima sua chance per tornare in auge e dimostrare il suo valore. Chi invece ha voglia di stupire è la Casertana, fresca di ripescaggio e protagonista sul mercato. Prendere Curcio dal Catanzaro, tra gli artefici di una promozione da sogno a suon di record, è emblema di ambizioni e disponibilità economica, guai a sottovalutare anche gli innesti di Celiento, Tavernelli, Carretta e Damian. Insomma, una rosa potenzialmente da playoff con un pubblico in modalità dodicesimo uomo. Giusto, però, predicare prudenza e pensare anzitutto alla salvezza. Chiudiamo con una rapida panoramica di quanto accaduto nei vari raggruppamenti. Nel girone A bel pareggio tra Mantova e Padova, con i virgiliani che ringraziano il pubblico per aver sottoscritto 3000 abbonamenti ricreando l'entusiasmo che mancava forse dai tempi della B. 0-0 tra Vicenza e Albinoleffe e strada da subito in salita per mister Diana, il colpo lo fa il Trento che sbanca Trieste. Nel girone B 1-1 tra Entella e Ancona, Zeman invece regala un primo tempo tipico del suo repertorio e rifila 3 reti alla Juventus. Una gara mai banale per lui pur trattandosi della squadra B. ll Gubbio fa 1-1 con la Pianese che si regala la prima gioia della sua storia tra i professionisti, bene invece la Carrarese che domina sulla Fermana e lancia un segnale. Nl girone C, detto delle campane, un plauso al Taranto di Capuano che, in un colpo solo, ritrova il suo pubblico e la vittoria. 2-0 su un Foggia in modalità cantiere aperto, la speranza è che la gente dia tempo e modo a Cudini per dimostrare il suo valore e che la dirigenza rossonera gli conceda fiducia illimitata contrariamente a quanto gli è capitato ad Andria. L'ex Salernitana è allenatore valido che eredita e accetta una situazione complicatissima, siamo certi che sarà protagonista. Infine colpaccio del Crotone che, nella bolgia del Massimino, vince a Catania per 1-0. Ma guai a fermarsi solo al risultato: la prova dei padroni di casa è stata ottima, due legni gridano vendetta e quello stadio lì sarà difficile per tutti e aggiungerà molti punti alla classifica degli etnei.