Catania, un film horror dal finale scontato. Pescara, ecco chi c'è in pole per la panchina della prossima stagione. Il segreto della rinascita del Lecco. Grandi nomi per le Dolomiti Bellunesi

07.04.2022 00:00 di Nicolò Schira Twitter:    vedi letture
Catania, un film horror dal finale scontato. Pescara, ecco chi c'è in pole per la panchina della prossima stagione. Il segreto della rinascita del Lecco. Grandi nomi per le Dolomiti Bellunesi
TMW/TuttoC.com

Un finale (forse) già scritto. Da mesi raccontiamo le peripezie del Catania sull'orlo del baratro. Tra cordate più o meno serie interessate e aspiranti salvatori della patria. L'ultimo, in ordine di tempo, è stato Benedetto Mancini che progettava già la prossima stagione sventolando mediaticamente il santino di Giorgio Perinetti. Tutto molto bello, prima però avrebbe dovuto accertarsi di aver saldato i conti. Del bonifico da 375mila euro previsto per lunedì neanche l’ombra. Tutto finito? Come ogni telenovela che si rispetti l’indomani è arrivato un colpo di scena. Niente bonifico ma un assegno circolare da 200mila euro a garanzia di un bonifico che dovrebbe arrivare. Prima o poi o forse mai. Vedremo. Intanto le ultime puntate hanno sprofondare di nuovo nella paura i tifosi rossazzurri. La sensazione è che, in qualche modo di riffa o di raffa, il Catania concluderà la stagione. Vederlo però ai nastri di partenza per il campionato di Serie C 2022/23 resta ancora un grosso punto interrogativo. Così come il rischio che possa ripartire ex novo dalla D appare a oggi uno scenario molto probabile...

L'ennesima incompiuta targata Gaetano Auteri (dopo Matera non ne ha azzeccata mezza tra Catanzaro, Bari e Pescara) ha provocato l'ennesimo esonero stagionale. Fatale per il trainer siciliano lo scivolone con la Lucchese che - al netto delle smentite di circostanza del presidente Sebastiani - ha provocato la svolta sulla panchina abruzzese. La prima scelta era Gigi Di Biagio, ma l'ex commissario tecnico dell'Under 21 non se l'è sentita di rimettersi in gioco in Serie C per una manciata di partite, lasciando anche i contratti da talent con Dazn e TimVision, e così è stato richiamato all'ovile Luciano Zauri, che salvo clamorosi exploit negli spareggi promozione (c'è il rinnovo automatico in caso di B) vestirà solo i panni del traghettatore. Anche perché il Delfino per la prossima stagione sta già studiando altri nomi per l'incarico di nuovo timoniere. In tal senso occhio a Gianluca Colavitto artefice della favola Matelica e pronto a spiccare il volo verso altri lidi. Da Pescara sono già partite nei suoi confronti le prime telefonate e la sua candidatura a giugno può decollare...

Un Girone dopo è tempo di bilanci in casa Lecco. Il pari imposto alla capolista Sudtirol rinforza i propositi da outsider della compagine del presidente Di Nunno, che ha ritrovato l'entusiasmo dei bei tempi. Merito di un cambio di guida tecnica rivelatosi azzeccato. Dai disastri targati Zironelli allo show con De Paola al comando, il passo è stato breve. I numeri sono indiscutibili: 37 i punti conquistati in 20 gare dall'avvento di Lucianone al capezzale bluceleste. Con i lombardi passati dall'undicesimo al quinto posto. D'altronde chi ci legge sa benissimo come la pensiamo: avevamo detto a inizio stagione che il Lecco poteva essere la mina vagante del Girone A ma che non ci convinceva la guida tecnica. Un azzardo affidarsi a Zironelli, reduce da vari flop ed esoneri nell'ultimo quadriennio. L'unico errore di una campagna acquisti sontuosa condotta dal diesse Fracchiolla, che ha saputo coniugare acquisti importanti a investimenti contenuti. Eppure la squadra a novembre appariva in caduta libera e destinata guardare i Playoff dal divano. Un mistero inesplicabile, per molti ma non per tutti. I fatti e i risultati, infatti, hanno dato ragione, come sanno bene anche alcuni dirigenti lecchesi che avevano difeso l'operato dell'ex tecnico del Mestre quando i numeri erano tutt'altro che esaltanti. Alla fine, però, il ribaltone è stato inevitabile e il Lecco - guarda caso - ha iniziato a sprintare. Quando cambiare allenatore, ti svolta la stagione...  

Infine un sguardo al futuro: in Serie D occhio alle Dolomiti Bellunesi che nella prossima stagione puntano a lottare per la promozione in Serie C. Sul tavolo un budget importante con investimenti di livello. Merito della regia di Mister Luxottica. Per sbarcare nel professionismo e sognare il calcio che conta serve però strutturarsi. Nel mirino ci sarebbe un direttore sportivo garanzia di successi come Luca Piazzi, artefice del primo grande miracolo Sudtirol dove lanciò allenatori del calibro di Stroppa e Vecchi e ora alla guida del Settore Giovanile del Parma. Non sarà facile convincerlo, ma dalle parti di Belluno sono pronti all'assalto, mentre per la panchina cercano una garanzia in materia di promozioni come Carmine Parlato e Marco Gaburro. Meglio tenerli d'occhio...