Dal KO in C al successo in A. Da 300 a 40mila tifosi. Gli ultimi folli giorni di Massimo Brambilla

Sabato pomeriggio, davanti a 300 tifosi, la Juventus Next Gen perde contro il Pontedera al "Moccagatta" di Alessandra. Martedì mattina, dopo l'allenamento, la squadra deve salutare il mister. Non perché sia stato esonerato, anzi. È stato promosso. Massimo Brambilla, giusto un paio di giorni fa, nel pomeriggio si ritrova allenatore ad interim della Juventus. Un allenamento e mezzo e, mercoledì, il debutto contro l'Udinese. Di fronte a 40mila persone. Con vittoria per 3-1. Nel giro di quattro giorni, insomma, l'ex centrocampista del Torino (com'è buffa la vita...) è passato dal perdere in C di fronte a 300 persone a vincere in Serie A davanti un pubblico oltre cento volte più numeroso del precedente.
Un inizio settimana folle per Brambilla, apprezzatissimo dalla tifoseria al termine della sfida con i bianconeri di Udine. E non potrebbe essere altrimenti, dal momento che la Vecchia Signora non vinceva da ben otto partite. Niente invenzioni, niente cambiamenti clamorosi, solo tranquillità, solidità e giocatori nei posti giusti. E ora, dopo il sogno della Prima Squadra, si torna alla dura realtà della Serie C. Meno patinata ma non per questo più semplice. Anzi, la cura Brambilla deve tornare a funzionare anche per la Next Gen, reduce da ben quattro sconfitte nelle ultime cinque gare. Quel che è certo è che la Vis Pesaro, nel weekend, si ritroverà di fronte a un tecnico proveniente dalla Serie A.
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