DELL'IMPORTANZA DELL'ALLENATORE: QUANTI CAMBI IN TERZA SERIE! DE CANIO E GRIECO SCELTE DI CONTINUITA', NON CI SI FACCIA SCAPPARE DIANA E CASERTA

Classe 1975, ex attaccante col vizietto del giornalismo. In carriera ha vestito, a suon di gol, le maglie di Pisa, Ascoli, Reggina, Napoli e Lecco.
17.07.2018 00:00 di  Gianluca Savoldi   vedi letture
DELL'IMPORTANZA DELL'ALLENATORE: QUANTI CAMBI IN TERZA SERIE! DE CANIO E GRIECO SCELTE DI CONTINUITA', NON CI SI FACCIA SCAPPARE DIANA E CASERTA
TMW/TuttoC.com

A giudicare dalle conferme si direbbe che in pochi, tra i club che “dovrebbero” iscriversi al campionato di serie C, siano soddisfatti del percorso fatto durante la scorsa stagione e in particolare della guida tecnica. Circa due/terzi delle squadre hanno cambiato allenatore. Persino tre neopromosse su nove (praticamente un/terzo) hanno cambiato il mister dello scorso anno: Gozzano, Vis Pesaro e Rieti. Dico sempre che il gioco è dei giocatori, ma questo non vuol dire che il ruolo dell’allenatore sia marginale, tutt’altro! Un allenatore non può procedere alla creazione di un modello tattico senza prima aver scoperto le capacità di interazione tra gli elementi a disposizione, senza aver capito il gioco che possono giocare i suoi giocatori. L’allenatore non costruisce nulla, il suo compito è quello di scoprire il potenziale della squadra.

Le ricette universali non esistono: gli allenatori competenti non sono quelli che dicono di avere un concetto vincente ma quelli che sanno adattare il proprio concetto ai giocatori a disposizione. Per conoscere i propri giocatori ci vuole tempo e a maggior ragione quando viene cambiato gran parte dell’organico.
Non è un caso se Ternana e Pro Vercelli hanno pensato bene di proseguire rispettivamente con Gigi De Canio e Vito Grieco nonostante la retrocessione, ma la conferma che si trattava di scelte di continuità, nella consapevolezza che i miracoli non li può fare nessuno, nemmeno due tecnici super competenti come quelli in questione. De Canio, in particolare, è stato uno degli allenatori che hanno facilitato maggiormente il mio apprendimento da giocatore, e penso di poter parlare anche per i miei compagni di allora, protagonisti di una importante salvezza in serie A con la Reggina di Lillo Foti.
Diversa la storia di Novara e Virtus Entella che hanno affidato la panchina a Viali e Boscaglia: nel primo caso posso sbilanciarmi sull’ottima scelta del Novara che per partecipare da outsider ha scelto un giovane esperto come il mio ex compagno della Banda Prandelli (settore giovanile Atalanta). Altre conferme importanti sono quelle di Silvio Baldini (Carrarese), Mimmo Toscano (Feralpisalò), Marco Zaffaroni (Monza), Michele Mignani (Siena), Paolo Zanetti (SudTirol), Nevio Orlandi (Vibonese) mentre tra i nuovi arrivi sono curioso di vedere all’opera per trarne ispirazione Alessandro Dal Canto (Arezzo, dopo l’esperienza in casa Juventus) Gaetano Fontana (Caserta) che stimo molto, Giuliano Giannichedda (Pro Piacenza), Roberto Cevoli (Reggina) e Oscar Brevi che ha preso il suo posto a Renate, Paolo Bianco (Sicula Leonzio) e Leonardo Colucci (Vis Pesaro).
Consiglio di non farsi scappare mister Aimo Diana e mister Fabio Caserta che leggo ancora senza un contratto ma reputo allenatori che rappresentano grandi speranze per la Scuola Tecnica Italiana, ancora all’avanguardia nel panorama mondiale. Buon campionato a tutti i mister!