Giovanni Paolo II Papa, Pertini presidente, il sequestro Moro: con la Carrarese in B finisce un'epoca

Era il 1978: la Carrarese vinceva il Girone E di Serie D e veniva promossa nell'allora Serie C2. Quasi mezzo secolo dopo, 46 anni per l'esattezza, il club apuano saluta la Serie C, grazie alla promozione in Serie B. I toscani, insomma, dopo quattro decenni e mezzo salutano la Lega Pro e lo fanno in grande stile, vincendo i playoff da outsider. In realtà il terzo posto nel Girone B aveva fatto drizzare più di qualche antenna fra gli addetti ai lavori ma in pochi, onestamente, pensavano fosse possibile arrivare in cadetteria superando corazzate del calibro di Vicenza, Padova, Avellino, Benevento e via discorrendo. 

Mister Calabro ce l'ha fatta, prendendo in mano una squadra a metà stagione e plasmandola a suo modo: più aggressiva, più offensiva ma, soprattutto, più cinica. Il salto di qualità, invisibile in un girone dominato da un Cesena formato monstre, si è visto tutto nella lotteria dei playoff. Perugia, Juventus Next Gen, Benevento e Vicenza si sono arrese ai giallazzurri, bravi nello sfruttare ogni minima occasione che la fortuna ha concesso loro (una su tutte, l'espulsione del sannita Talia con gli avversari in controllo della gara). E così, 46 anni dopo, la Carrarese saluta la Serie C, chiudendo un'epoca iniziata in un anno storico per l'Italia: Karol Wojtyla veniva eletto Papa, Aldo Moro veniva rapito dalle Brigate Rosse, Giuseppe Impastato veniva ucciso dalla mafia, Sandro Pertini diventava il Presidente della Repubblica che, quattro anni dopo, avrebbe festeggiato con uno scopone in aereo la vittoria del Mondiale...