Il dato è tratto - In Serie C più tifo per tutti (o quasi)
Lo scorso 23 ottobre, la Lega Pro ha diramato una nota in cui sottolineava la crescita del numero degli spettatori sugli spalti nelle prime dieci giornate di Serie C: +10% rispetto alla scorsa stagione, addirittura +50% rispetto al campionato 2022/23 nello stesso arco di tempo. Sono numeri significativi, perché da sempre il tema degli spalti pieni viene considerato uno degli argomenti a favore della spendibilità televisiva del prodotto Serie C e che cozzano con la tesi secondo cui più partite vengono trasmesse in tv e più il pubblico è disincentivato a seguire la squadra allo stadio. I numeri, infatti, sono in crescita (in alcuni casi in decisa crescita) anche rispetto ai primi anni di trasmissione delle gare sulla defunta e criticata Eleven Sports. Se analizziamo il trend dal 2022 (la prima stagione senza più restrizioni dovute al Covid-19) allo scorso torneo, possiamo vedere che solo il girone C di Serie C ha avuto una curva costante verso l’alto, mentre sia gli altri due gironi di C che le prime due serie nazionali hanno subito un calo in almeno una stagione per poi risalire in quella successiva. Un dato, quello del raggruppamento meridionale, che deve molto anche alla presenza continua di almeno due piazze, in ciascuna stagione, capaci di sforare la media di 7.000 spettatori a partita e con l’unicum del Catania, che negli ultimi due campionati ha mantenuto una media da centro classifica in Serie A. Numeri che negli altri due gironi hanno raggiunto soltanto Vicenza, Cesena e Spal, con le ultime due ormai non più presenti in C seppur per motivi diametralmente opposti.
TABELLA RIEPILOGATIVA MEDIA SPETTATORI
Stagione 2022/23
Girone A: 1.606 | Girone B: 1.883 | Girone C: 2.203
Stagione 2023/24
Girone A: 1.700 | Girone B: 2.640 | Girone C: 3.398
Stagione 2024/25
Girone A: 1.669 | Girone B: 2.469 | Girone C: 3.412
Stagione 2025/26 (prime 11 giornate)
Girone A: 1.998 | Girone B: 2.740 | Girone C: 3.599
Le prime undici giornate della nuova stagione hanno incoronato l’Ascoli come grande protagonista sugli spalti: la media dei bianconeri è di 9.819 spettatori a partita e in tre occasioni hanno già superato le 10.000 presenze sugli spalti. Per capire il balzo compiuto dai marchigiani, basti pensare che lo scorso anno la media è stata di 4.738 spettatori e la punta massima di 6.095, contro il Pescara. In termini assoluti resta saldamente in vetta il Catania (17.919 spettatori nelle prime sei uscite casalinghe), tallonato dalla Salernitana (12.428), con il Vicenza terzo (9.895) e l’Ascoli quarto. Nel caso di siciliani (16.441) e veneti (9.202), la crescita rispetto alla passata stagione è costante ma inevitabilmente meno marcata rispetto alla squadra di Tomei. Curioso, ma non troppo, il dato della Juventus Next Gen, passata dalle 102 presenze medie della stagione 2023/24 al boom di 716 della scorsa stagione, grazie all’inserimento nel girone C. Quest’anno la seconda squadra juventina è tornata su una media più bassa (405 spettatori) ma fin qui ha ospitato quasi tutte le tifoserie più numerose del girone.
I tracolli di presenze vedono come protagoniste le squadre che hanno vissuto un’estate particolarmente turbolenta. A Trieste i 7.790 spettatori di media della stagione 2023/24 sono un pallido ricordo e gli alabardati viaggiano ad una media presenze di 696 spettatori quest’anno, dato che riesce comunque a piazzarli al tredicesimo posto nella classifica del girone. Anche il Rimini è riuscito a dilapidare completamente il patrimonio di tifosi (-72% in due anni), passando dai 3.318 del 2023/24 agli attuali 936 mentre a Foggia il tracollo è impressionante (5.540 lo scorso anno, appena 1.368 quest’anno). Non se la passano meglio nemmeno la Ternana (-30% netto rispetto all’anno scorso) e il Trapani (4.486 spettatori in media nella passata stagione, 3.485 in quella attuale) mentre è meno marcato ma, purtroppo, costante, il calo della Torres, passata dai 3.768 del 2023 ai 3.558 del 2024 fino al 2.956 attuali. Entusiasmo progressivamente svanito anche a Pineto, che dal 2023 ad oggi ha perso il 39% del pubblico. Maluccio anche il Giugliano, che ha recuperato qualcosa rispetto alla scorsa stagione (da 1.078 a 1.136) ma è ancora ben lontano dai 1.606 spettatori di media di due anni fa così come l’Arzignano, che ha perso 80 unità rispetto alla scorsa stagione, pochi in senso assoluto ma un campanello d’allarme per una piazza che non arriva a 600 presenze normalmente. E se la disaffezione di piazze alle prese con penalizzazioni monstre è più o meno giustificabile, il calo di realtà che hanno fatto comunque bene negli ultimi anni rappresenta un piccolo, grande campanello d'allarme su cui lavorare per prevenire cali più generalizzati.
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