Il fatto della settimana - A Catania inizia l'era Mancini tra (leciti) dubbi e un occhio al futuro (che porta alla pista Perinetti)

20.03.2022 00:00 di  Valeria Debbia  Twitter:    vedi letture
Benedetto Mancini
TMW/TuttoC.com
Benedetto Mancini
© foto di Federico Gaetano

Non c'è due senza tre. Ed è proprio alla terza asta competitiva - quella che già nel nostro scorso editoriale denominato 'il fatto della settimana' avevamo definito 'ultima spiaggia' - che Benedetto Mancini si è aggiudicato il Catania.

Dopo le 14 di martedì scorso si era diffusa l'indiscrezione - poi confermata - della sola ed unica presenza di Mancini che aveva presentato l’offerta, formalizzando l’aumento di capitale sociale e garantendo anche la somma di 510 mila euro per la Fc Catania 1946, la società da lui costituita qualche giorno prima. I soldi, dunque, erano quelli richiesti dal Tribunale. Nel tardo pomeriggio, la nota firmata dal presidente, dottor Francesco Mannino: "Trattandosi di vicenda di particolare interesse sociale, con riferimento alla odierna udienza di vendita in forma telematica del ramo caratteristico calcistico della società fallita Calcio Catania s.p.a., si comunica che, nel termine fissato dall’invito a offrire con gara eventuale pubblicato dalla Curatela in data 8 Marzo 2022, è pervenuta all’indirizzo pec del Fallimento una sola offerta irrevocabile di acquisto, in merito alla quale il Collegio dei Curatori ha già rimesso, come per legge, gli atti alla sezione fallimentare del Tribunale di Catania, la quale provvederà ad effettuare le opportune valutazioni di competenza". Il Tribunale ha poi avallato nella giornata di mercoledì la documentazione, con Mancini presentatosi poi ufficialmente in conferenza stampa in qualità di nuovo proprietario degli etnei, per illustrare l’organizzazione del Catania che sarà.

Il problema - è noto, è ciò che preoccupa di più dalle parti di Torre del Grifo e che abbiamo a più riprese sottolineato negli editoriali delle varie firme della nostra testata - è che Mancini ha nel suo curriculum di imprenditore del settore turistico il pessimo biglietto da visita di quanto occorso a Latina nel 2015, quando offrì al Tribunale la cifra simbolica di 10,55 euro, promettendo importanti investimenti per portare in B il club pontino che invece fu investito da una bufera, al termine della quale i pm chiesero il rinvio a giudizio per 38 imputati, tra i quali lo stesso Mancini, con capi d’accusa pesanti, tra i quali l'ipotesi di bancarotta. Mancini si è però sempre difeso: "Sono stato truffato anche io come risulta anche nei documenti a disposizione del Tribunale. I bilanci erano falsi, appena me ne sono accorto ho presentato due denunce alla Procura".

In conferenza comunque Mancini ha dichiarato riguardo ad obiettivi e futuro: "La mia idea è portare il Catania in Serie B al più presto, magari il prossimo anno. Serve però la collaborazione dei tifosi, di tutto l'ambiente. Alla fine di questa stagione trasleremo il titolo alla nuova matricola della Fc Catania 1946, provvederemo all'iscrizione e al versamento della fideiussione necessaria". Aggiungendo: "Una squadra che in un momento di difficoltà risponde con risultati e grande attaccamento alla maglia, va confermata in blocco, per quello che sarà possibile. Baldini è un ottimo allenatore. Giorgio Perinetti è una garanzia, porta in dote serietà e 40 anni di lavoro nel mondo del calcio svolto sempre ad altissimi livelli". E concludendo: "Il nuovo club manager sarà Riccardo Fabbro, il professor Dario Perugia dirigerà lo staff medico, nel mio staff entra Fabrizio De Micheli. Ho parlato con lo staff dei contabili per stabilire tutte le fasi operative".

Sempre a proposito di Giorgio Perinetti e dell'incontro avvenuto a Roma, proprio nella giornata di sabato, sempre l'amministratore unico di F.C. Catania 1946, ha dichiarato: “Ho espresso a Giorgio Perinetti quelle che sono le peculiarità del progetto che voglio portare avanti a Catania riscontrando il suo entusiasmo visto anche che una delle idee fondanti è quella di un importante lavoro sul settore giovanile, che è considerato determinante da Perinetti e che anche io reputo fondamentale dato che nel meridione e soprattutto in Sicilia bisogna fornire nuova linfa e struttura al lavoro fatto sui giovani. Con Perinetti siamo d’accordo su tutto, farà parte del progetto dal luglio del 2022. Non voglio alterare gli equilibri in seno alla squadra e alla dirigenza attuali che devono concentrarsi sulle fasi finali di questo campionato. Tengo a specificare che sia con il direttore Maurizio Pellegrino (che ha già annunciato la volontà di dimettersi, ndr), sia con l’allenatore Francesco Baldini, per i quali sia io che Perinetti esprimiamo profonda stima, è mia ferma intenzione sedermi a fine stagione per discutere del progetto futuro, senza preclusioni ma con volontà di dialogo. Dunque Perinetti non agirà da adesso. Ci siamo dati appuntamento fra un mese quando saremo prossimi alla conclusione del torneo attuale”.