Il fatto della settimana - Dal format bocciato al terremoto alla presidenza di Lega Pro. E ai campioni d'inverno chi ci pensa?

18.12.2022 00:00 di Valeria Debbia Twitter:    vedi letture
Francesco Ghirelli
TMW/TuttoC.com
Francesco Ghirelli
© foto di Ufficio Comunicazione Lega Pro

Questa sera, nei miei intendimenti di poco più di 24 ore fa, c'era la voglia di porre l'accento sui campioni d'inverno, dato che buona parte dell'ultima giornata di andata si sarebbe disputata in giornata (mentre il Catanzaro si era già regalato il titolo la scorsa settimana) e che quindi i nomi sarebbero emersi appunto proprio oggi (inteso come sabato). E più 'fatto della settimana' di questo -credevo- non ci sarebbe stato. 

Venerdì sera, poco dopo le 21, arriva un messaggio del collega di turno in redazione (nello specifico Dario Lo Cascio): "Ghirelli si è dimesso" scritto a caratteri cubitali. E le idee si stravolgono in quei pochi secondi. E' vero: giovedì già c'era stata la bocciatura della proposta di format, qualcosa avrei dovuto subodorarlo già da lì. Ma di quello già ci eravamo occupati in questo spazio di approfondimento, pensavo sarebbe stato inutile ribadirlo. Invece no... Dobbiamo tornarci per riassumere bene tutto ciò che è successo in questa settimana.

Quindi riavvolgiamo il nastro: giovedì l’Assemblea straordinaria dei club di Lega Pro non approva la proposta di modifica del format: 34 voti favorevoli, 24 voti contrari e 1 scheda nulla. Francesco Ghirelli lapidario commenta: “Va preso atto del voto, senza se e senza ma, la proposta è stata respinta. Nessun commento da parte mia, solo la presa d’atto come è doveroso nel gioco democratico”. Tempo 24 ore e il presidente si dimette dalla carica con una lunga lettera che ne spiega dettagliatamente le motivazioni: "Che avessi deciso di dimettermi un secondo dopo l’esito della votazione in Assemblea è contenuto nel (precedente, ndr) comunicato stampa. D’altra parte ognuno di noi ha una sua tracciabilità, me ne andai da un giorno all’altro da Presidente della Giunta Regionale dell’Umbria, dal Consiglio Regionale e dalla politica". Ghirelli aggiunge: "Ho spinto a dare, con il fare la riforma del format, anche un segnale al Paese, in senso diametralmente opposto alla negatività, ad investire per cambiare trend, per passare da una situazione certa, negativa ad una sfida per tornare a sorridere e produrre risorse. La Serie C è un campionato bellissimo, pieno di storia, emozione. Ha una urgenza a cui dover dare una risposta, indicare un progetto forte di sostenibilità economica e di ripresa di contatto con i giovani. Se non lo fa, sarà esposta ad incursioni, ad essere rinsecchita come una riserva indiana". 

Altre 24 ore e la carica, o meglio le funzioni di spettanza del presidente statutariamente previste, è stata assunta da Marcel Vulpis, già vicepresidente vicario: "Ai sensi dell’art. 19 comma 10 del vigente statuto si determina la contestuale decadenza dalle rispettive cariche dei due vice presidenti, del consiglio direttivo e del comitato esecutivo. Entro 60 giorni verrà convocata l’Assemblea per l’elezione del nuovo presidente, dei due vice presidenti e del consiglio direttivo che resteranno in carica fino al termine del quadriennio olimpico". Intanto dipendenti e collaboratori della Lega Pro scrivono a Ghirelli il loro ringraziamento, definendolo "il vero motore della Lega Pro, la nostra guida, il nostro maestro: un dirigente illuminato sempre avanti con i tempi. Ci hai insegnato che nello sport non ci sono solo i valori della sconfitta e della vittoria, non c'è solo "il campo", ma esistono solidarietà, lealtà, rispetto della persona e delle regole, tutti i principi fondanti di ogni società sana che vogliamo continuare a promuovere e divulgare alle nuove generazioni come tu, con il tuo esempio, ci hai mostrato si debba fare".

Delle reazioni alla bocciatura del format e dell'addio di Ghirelli ne avete letto e ne leggerete ampiamente su queste pagine. E allora i campioni d'inverno? Alla fine a far compagnia al Catanzaro (che negli ultimi 90' potrà rafforzare il suo primo posto contro il Potenza), sono andati Reggiana (vittoriosa pur con fatica sul campo dell'Imolese) e Feralpisalò insieme alla Pro Sesto. Ma andiamo ancora con ordine: i granata avevano già un punto di vantaggio sul Gubbio e tre sul Cesena. Le tre contendenti hanno conquistato tutte il successo e così gli emiliani hanno potuto godersi il titolo virtuale. Nel Girone A, in modo identico, non cambia nulla nelle parti alte della classifica e nel big match del 'Breda' niente vincitori e niente vinti: Pro Sesto e Feralpisalò salgono insieme a quota 35 e si spartiscono il titolo, pur con la consapevolezza che la classifica avulsa premia i Leoni del Garda per la differenza reti migliore. Ma quanto vale questo titolo? Ne avevamo parlato approfonditamente di questi tempi un anno fa: la virtualità non sempre si è trasformata in realtà (leggi qui). E proprio la Reggiana 2021/22 ne è stata l'esempio più lampante visto che condividendo il trono con il Modena aveva visto proprio i canarini trionfare a fine stagione. Dalle parti di Reggio Emilia (e probabilmente anche alle latitudini lombarde tra Sesto e Salò). i gesti scaramantici non solo sono consentiti ma probabilmente necessari...