IL FATTO DELLA SETTIMANA - LA CONDANNA DI PICERNO E BITONTO FA SCATTARE LA FESTA A FOGGIA E PROROGA LA PRESENTAZIONE DEI CALENDARI. POI LA LISTA DELLA DISCORDIA: IL BOTTA E RISPOSTA TRA L'AIC (CHE MINACCIA LO SCIOPERO) E LA LEGA PRO

06.09.2020 00:00 di Valeria Debbia Twitter:    vedi letture
IL FATTO DELLA SETTIMANA - LA CONDANNA DI PICERNO E BITONTO FA SCATTARE LA FESTA A FOGGIA E PROROGA LA PRESENTAZIONE DEI CALENDARI. POI LA LISTA DELLA DISCORDIA: IL BOTTA E RISPOSTA TRA L'AIC (CHE MINACCIA LO SCIOPERO) E LA LEGA PRO
TMW/TuttoC.com

Una settimana ad alta tensione quella che sta per terminare in Lega Pro, in cui - in realtà - non si può identificare un solo fatto di rilevanza. Si è partiti infatti lunedì con la sentenza del Tribunale federale nazionale relativa alla presunta combine di Picerno-Bitonto del 5 maggio 2019 che ha comportato la retrocessione per i lucani, mentre per i pugliesi 5 punti di penalizzazione da scontarsi nel campionato 2019/2020. Foggia che ha quindi gioito balzando al primo posto del Girone H di Serie D e ottenendo la promozione d'ufficio in Lega Pro (e ha quindi ufficializzato la guida tecnica individuata nell'ex Avellino Ezio Capuano). Gioie poi anche per Giana Erminio, Ravenna e Legnago: il Consiglio Federale ha infatti riammesso le prime due, ripescando i veneti in luogo del Campodarsego che aveva rinunciato alla iscrizione.

La decisione della giustizia sportiva su Picerno-Bitonto (per ora ferma al solo primo grado) a cascata ha provocato il posticipo a data da destinarsi della presentazione dei calendari di Serie C, previsti in un primo momento per il 10 settembre. Lo ha comunicato mercoledì la Lega Pro con una nota: "La gara Picerno-Bitonto del campionato 2018-19 di Serie D è sottoposta al giudizio della Giustizia Sportiva. Lunedì si è tenuto il primo grado di giudizio e nei prossimi giorni saranno fissati i termini per l’appello. Di conseguenza è doveroso, per rispetto alle decisioni della Giustizia Sportiva, posticipare lo svolgimento del sorteggio dei calendari del campionato 2020-2021 previsto per il giorno 10 settembre pv. Ci scusiamo per il disagio e sarà nostra cura comunicare la fissazione della nuova data".



Venerdì infine è esploso il problema 'liste a 22' che già covava sotto la cenere da tempo: l'AIC ha emanato un duro comunicato contro la Lega Pro dove ha preso atto del silenzio e della mancata risposta della stessa lega in merito alla richiesta di abolizione delle liste di giocatori utilizzabili nel prossimo campionato. "Questo percorso è stato oggi abbandonato dalla Lega Pro per lasciare spazio a scelte che condurranno ad un impoverimento tecnico della categoria e, con esso, alla definitiva rinuncia ad un progetto di sviluppo e scelte sportive ben più adeguate a un campionato professionistico" ha sottolineato nella nota l'Associazione Italiana Calciatori. "Il combinato disposto tra le norme sul c.d. minutaggio - che prevedono di fatto l’obbligatorietà in campo di quattro giovani (uno di essi schierato anche per un solo minuto!) – e quelle sulle liste a 22 giocatori, pregiudicherà le opportunità di lavoro a circa 200 tesserati della categoria; si determineranno, inoltre, pregiudizievoli squilibri professionali e un peggioramento qualitativo della Serie C, generando false illusioni di carriera in tanti giovani calciatori schierati in campo con il solo intento di beneficiare delle somme distribuite in relazione al loro impiego". L'AIC ha quindi annunciato lo stato di agitazione per l’intera categoria, riservandosi, in caso di mancata soluzione delle tematiche evidenziate, di indire lo sciopero per la prima giornata di campionato.

Non si è fatta attendere la risposta della Lega Pro per bocca del presidente Francesco Ghirelli che - in un'altra lunga e dettaglia nota - ha definito la minaccia di sciopero come "irresponsabile e irricevibile" andando poi ad analizzare i "dati oggettivi che hanno portato i club ad approvare questo nuovo regolamento il cui obiettivo principale è quello di contenere i costi senza intaccare il livello qualitativo": "Nel girone d’andata della stagione 2019/2020 le rose dei club erano composte in media di 25,32 calciatori per squadra con contratto professionista oneroso. L’utilizzo medio di ciascun calciatore è stato del 42,89%, ovvero 733,40 minuti giocati sui 1710 minuti totali. Una media di 3,57 calciatori per squadra è stata utilizzata per meno di una gara ovvero 85,50 minuti. Tradotto: quasi 4 giocatori a squadra non hanno mai giocato. La rosa media dei calciatori professionisti con contratto oneroso rivista sarebbe quindi di 21,75. Gli emolumenti medi per ogni calciatore professionista sono di circa 55.000 euro lordi annui. Una lista con un massimo di 22 calciatori professionisti, lasciando liberi i giovani di serie, nella scorsa stagione avrebbe comportato un risparmio medio per club di 182.600 euro ed un risparmio di sistema di circa 11 milioni di euro. L’assemblea di Lega ha semplicemente votato un regolamento che, in particolare in questo momento di estrema difficoltà economica, ha l’obiettivo di contenere gli sprechi di denaro".