Il fatto della settimana - Rimini, la proprietà cambia ancora: Scarcella al capolinea, club ceduto a Di Matteo. E arriva una nuova penalizzazione
Secondo cambio di proprietà nel giro di tre mesi per il Rimini, tanto è durato l'interregno della Building Company: giovedì il gruppo guidato da Nicola Di Matteo ha sottoscritto un contratto preliminare di acquisto del 100% delle quote appartenenti a Gusy Scarcella. L'imprenditore di origini campane non è una figura sconosciuta agli appassionati di Serie C, dove si è già cimentato con precedenti che non inducono certo all’ottimismo. Sei anni fa, ai tempi del Teramo, fecero scalpore alcune dichiarazioni (“La camorra è una scelta di vita, io ho sempre rispettato loro, loro hanno rispettato me), che portarono la Lega Pro a sospenderlo da ogni evento ufficiale. Nel dicembre 2021 rilevò il Grosseto dalla famiglia Ceri promettendo di rinforzare la squadra nel mercato di gennaio, per centrare l'obiettivo salvezza gettando le basi per l'assalto alla categoria superiore.
La realtà però fu un'altra e ben più dolorosa: tra cambi di allenatori, dirigenti e acquisti poco convincenti, la formazione maremmana sprofondò nei dilettanti, da dove non è più riuscita a risalire. E dopo aver invocato inutilmente il ripescaggio nei mesi estivi a settembre tolse il disturbo cedendo la società. Ma se allora la situazione era complicata, stavolta è disperata: l’ennesima penalizzazione ricevuta questa settimana (altri 3 punti per un totale di 15 già scontati) ha reso il quadro ancora più drammatico.
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