Il Pescara aveva in pugno Retegui. Foggia, quando la Somma non fa il totale. Pinardi vola in Serie A: ecco chi lo sostituirà alla FeralpiSalò

30.03.2023 00:00 di Nicolò Schira Twitter:    vedi letture
Il Pescara aveva in pugno Retegui. Foggia, quando la Somma non fa il totale. Pinardi vola in Serie A: ecco chi lo sostituirà alla FeralpiSalò
TMW/TuttoC.com

Oggi ne parlano tutti. Tutti lo conoscono, tutti l’avevano visto, tutti erano convinti diventasse un giocatore importante. Mateo Retegui con due gol in altrettante presenze è diventato l’uomo copertina della Nazionale italiana. Tanto che le sirene di mercato per la punta classe 1999 iniziano a riecheggiare da ogni angolo d’Europa. In lizza per il centravanti del Tigre ci sono Inter, Atletico Madrid e Eintracht Francoforte più una serie di altre società che ha iniziato a visionarlo. Insomma, l’asta è aperta. Eppure tre anni - quando il suo rappresentante era un certo Francesco Totti - nessuno lo voleva e tantomeno ci aveva creduto. L’unico club a puntarci con convinzione, cercando di portarlo in Italia fu il Pescara del presidente Daniele Sebastiani. Uno che di talenti e scommesse di mercato se ne intende. Basti pensare ai vari Immobile, Insigne, Torreira e Lapadula arrivati da sconosciuti in Abruzzo e lanciati verso l’Olimpo del grande calcio. A notarlo fu l’allora direttore sportivo biancazzurro Antonio Bocchetti che a lungo trattò Retegui col Boca Juniors: l’operazione doveva essere in prestito con diritto di riscatto a 1,5 milioni di euro. Il prestito oneroso di 500mila euro però bloccò l’affare e la punta prese altre strade e traiettorie di carriera. 

C’era una volta un allenatore giovane e dalle idee brillanti che sembrava destinato a una scalata poderosa nel calcio italiano. In pochi anni era passato dai Dilettanti alla Serie A vincendo campionati su campionati con un marchio di fabbrica spumeggiante: il suo 4-2-3-1 che coniugava vittorie a un gioco divertente. Dalla Cavese all’Empoli passando per Arezzo: la crescita di Mario Somma sembrava inarrestabile. Dopodiché qualche buona stagione di B con Piacenza e Mantova prima di un lento declino. Quasi inesorabile quanto inspiegabile. Dell’allenatore che nei primi anni Duemila aveva incantato tutti non c’è più nulla. Sia nelle proposte di calcio sia ovviamente nei risultati sportivi. Tanto da collezionare esoneri e dimissioni in serie nell’ultimo decennio. Da Cosenza a Grosseto, passando per Salernitana e Latina, fino a Catanzaro e Potenza più  l’ultima esperienza durata un mese sulla panchina del Foggia. Una serie di incompiute clamorose degne di un film horror. In rossonero era arrivato ebbro di gioia fino alle lacrime di commozione della presentazione ufficiale prima del passo indietro fatto dopo la sconfitta interna con il Monterosi. Lo rivedremo come al solito in Rai da opinionista, in quello che è diventato negli ultimi anni il suo porto sicuro. Un rifugio dalle delusioni sempre maggiori arrivate dal rettangolo verde. Perché del Somma ammirato a inizio carriera è rimasto soltanto uno sbiadito ricordo…

La Serie C si conferma palestra per calciatori e dirigenti: l’ultimo destinato al grande salto in Serie A è Alex Pinardi, protagonista di un grande lavoro alla guida del Settore Giovanile della FeralpiSalò. Per lui è arrivata la chiamata dell’Atalanta in qualità di coordinatore tecnico delle giovanili al fianco di Roberto Samaden che lascerà l’Inter per ripartire da Bergamo. A Salò è in arrivo come sostituto a fine stagione Giovanni Bonavita dalla Cremonese. Giovani talenti crescono, in campo e dietro la scrivania, nella terza serie del calcio italiano…