Il pezzo che NON avrei voluto scrivere. Serie C a forte rischio sciopero, ma è davvero la strada giusta? Lega vs AIC, perché lo fate? Calendari, la filosofia vincente dell'uomo qualunque

18.09.2020 01:46 di Luca Bargellini Twitter:    vedi letture
Il pezzo che NON avrei voluto scrivere. Serie C a forte rischio sciopero, ma è davvero la strada giusta? Lega vs AIC, perché lo fate? Calendari, la filosofia vincente dell'uomo qualunque

Il calcio come la scuola? In alcuni di casi il calcio è scuola di vita, ma in questo caso il paragone è legato alla possibilità di uno sciopero nei primi giorni di attività. Nelle aule delle scuole italiane le proteste dei sindacati di categoria sono una realtà, soprattutto nei primi giorni del nuovo anno scolastico, avendo il preciso intento di causare disagi e catalizzare l’attenzione sui problemi del settore.
La stessa cosa, in questo 2020 da horror, rischia di accadere anche nel calcio. O meglio in quel settore del mondo del pallone più delicato: quello della Lega Pro.

Ricapitoliamo. A protestare, nello specifico, sono i calciatori che tramite l’AIC, il loro sindacato di categoria, vogliono portare avanti la battaglia contro le nuove liste a 22 istituite dalla terza serie per la nuova stagione. Una regolamentazione, quella al centro dell’attenzione, che impone una limitazione nel numero di contratti professionistici realizzabili dalle società di Serie C. Una scelta che per chi rappresenta i calciatori danneggia non poco la categoria, che si trova con un numero maggiore di disoccupati. Una scelta che, invece, per la Lega Pro ha delle radici solide, basate su studi fatti sulle precedenti annate, ma che soprattutto è volta al contenimento dei costi. Stella cometa del pallone post-Covid.

Il vero punto della situazione non è tanto questo, in quanto entrambe le posizioni hanno sia pro che contro, quanto l’opportunità di una lotta intestina alla terza serie in questo preciso momento storico del calcio e non solo. Sia chiaro, ogni soggetto che sente lesi i suoi diritti è tenuto a poterli difendere in ogni modo previsto. Al tempo stesso, però, anziché intavolare diatribe a mezzo stampa viene da chiedersi se non sarebbe più utile e decoroso chiudersi in una stanza (la sede della Lega Pro ne è piena!) finché non si trova un punto d’incontro.



Anche perché, come diceva il grande Antonio Lubrano, la domanda sorge spontanea… Ad una stagione che inizia con gli stadi chiusi, i bilanci in rosso, protocolli sanitari onerosi, diritti tv inesistenti e due club appena allontanati per una compie, serve davvero una telenovela del genere? O è magari un qualche tipo di stratagemma per cavalcare l'onda della popolarità in vista delle prossime elezioni? 

A volte, infatti, è meglio non catalizzare l’attenzione, lavorare a fari spenti e mettere in mostra solo i risultati, anziché il contrario. Una telefonata ti salva la vita, diceva un vecchio spot… Magari era esagerato, ma una stagione può senza dubbio migliorartela.


PS - Nota a margine sui calendari. Mister X e Lady Y presenti nei tabelloni saranno con ogni probabilità Foggia e Bisceglie. Per il resto ci tenevo a dire una frase nuova, illuminata e degna dell'uomo qualunque, a commento del sorteggio… Tanto bisogna incontrarle tutte! Ed è vero.