LA B PARTE, MA RISCHIA DI VEDERE TUTTO AZZERATO IL 7 SETTEMBRE. UNA DATA CARDINE PER TUTTO IL SISTEMA CALCIO (Sì ANCHE PER LA A) E CHE PUÒ DECRETARNE LA FINE

24.08.2018 00:00 di  Tommaso Maschio   vedi letture
LA B PARTE, MA RISCHIA DI VEDERE TUTTO AZZERATO IL 7 SETTEMBRE. UNA DATA CARDINE PER TUTTO IL SISTEMA CALCIO (Sì ANCHE PER LA A) E CHE PUÒ DECRETARNE LA FINE
TMW/TuttoC.com

Ormai è difficile trovare parole o frasi per descrivere il caos in cui – tolta la scintillante vetrina di Cristiano Ronaldo – è scivolato il calcio italiano in questa estate passata più nelle aule dei tribunali di ogni ordine e grado. Questa sera dovrebbe infatti partire una Serie B anomala a 19 squadre per la precisa volontà della Lega B di bloccare i ripescaggi in barba a ogni regolamento trovando all'ultimo minuto un'inattesa sponda da parte del Commissario Straordinario Roberto Fabbricini che dopo aver difeso il format a 22 squadre ha deciso che 19 potevano andar bene. (“Mi hanno fatto cambiare idea le doppie delibere dell’assemblea di B e il fatto che 19 società hanno scritto tramite PEC che non volevano i ripescaggi”). Una B che il sette settembre potrebbe vedere i calendari, e le due giornate giocate, azzerarsi in virtù delle decisioni del Consiglio di Garanzia dello Sport del Coni che potrebbe cancellare tutto riportando a 22 il numero di squadre di Serie B – la classifica dei ripescaggi è già stata fatta dalla FIGC che però la tiene opportunamente nascosta – facendo ripartire tutto da capo il fine settimana successivo, quando dovrebbero partire Serie C e Serie D rimaste bloccate dalle vicende di cui sopra e che legittimamente hanno scelto di posticipare il loro avvio quando la situazione sarà più chiara. Ammesso e considerato che nessuna delle parti in causa faccia nuovamente ricorso – cosa che non mi sento di escludere dopo gli ultimi mesi – e far slittare ancora più in là l'avvio dei campionati che stazionano sotto una Serie A che appare tranquilla, ma troppo tranquilla non deve essere.

Già perché la massima categoria potrebbe vedere la retrocessione del ChievoVerona e il ripescaggio del Crotone qualora la corte del CONI dovesse punire i veneti – e il Cesena – per l'inchiesta relativa alle presunte plusvalenze fittizie con 15 punti di penalizzazione da scontarsi nella stagione 2017/18 e non in quella che ha appena preso il via. Non credo che possa succedere proprio perché tutto si vuole tranne che intaccare una Serie A che non può subire uno scandalo di tal livello in un anno che segna il rilancio in grande stile del nostro calcio grazie all'acquisto del calciatore più forte del mondo e al ritrovato protagonismo delle milanesi. Un abbaglio di chi pensa che il calcio inizi e finisca con la Serie A considerando il resto dei campionati come un inutile fardello di cui liberarsi presto magari superando i campionati nazionali e le coppe europee per dare il via a un super campionato continentale in cui solo le élite saranno ammesse.

Tornando alla questioni della nostra Serie C come se non bastasse la confusione sulle squadre partecipanti, la suddivisione dei gironi (che dovrebbero essere Nord-Est, Nord-Ovest e Centro-Sud come lo scorso anno) si è aggiunto in extremis – con delle tempistiche ancora una volta ai limiti dell'assurdo – anche il caos su quando terminerà mercato. Al momento in cui scrivo (le 22:00 del 23 agosto) la finestra degli scambi si chiuderà sabato 25 agosto alle 12:00, ma molto probabilmente questo termine nella giornata di oggi sarà spostato ufficialmente di una settimana dalla FIGC che pare propensa ad accogliere la richiesta della Lega Pro visto e considerato lo slittamento dell'avvio della prossima Serie C. Un caos che si somma a un altro caos in attesa di quel sette settembre che potrebbe davvero rappresentare il giorno del giudizio per il nostro calcio. E forse anche la pietra tombale su un sistema che fa acqua da tutte le parti – e non da oggi – che finora non ha ricevuto adeguate e radicali soluzioni, ma solo soluzioni-tampone che lasciano il tempo che trovano che è ormai sotto gli occhi di chi ha la forza di distogliere lo sguardo dal dito e concentrarsi sulla luna.

 

P.S. Giusto per non farsi mancare nulla il sette settembre il Consiglio di Garanzia dello Sport del CONI (che probabilmente spera che la giornata venga allungata dalle canoniche 24 ore in 48, se non 72 ore) si troverà anche a decidere sul braccio di ferro fra FIGC - affiancata da club e calciatrici - e Lega Nazionale Dilettanti in merito all'organizzazione dei campionati di Serie A e B femminili (che dovrebbero prendere il via il 15 settembre). Un raro caso di parità di genere, potremmo dire, di cui si sarebbe fatto volentieri a meno. Perché di tutto ha bisogno il calcio femminile, meno che di essere ostaggio di quelle lotte politiche che tanto danno stanno facendo alla faccia più splendente del mondo pallonaro.