La fredda accoglienza (anche della FIGC) per la riforma del futuro. A Catanzaro perde il calcio

07.11.2022 12:20 di Ivan Cardia Twitter:    vedi letture
La fredda accoglienza (anche della FIGC) per la riforma del futuro. A Catanzaro perde il calcio
TMW/TuttoC.com

Pro e contro, prospettive future, dubbi e coraggio. Negli scorsi giorni abbiamo raccontato, o provato a raccontare, il nuovo format proposto dalla Lega Pro. Un atto innovativo, quantomeno, da prendere per buono e positivo almeno da questo punto di vista. Dalla prospettiva di chi scrive già questo basterebbe a considerare positiva la novità. Il tema, però, è come la prenderanno i destinatari. Cioè società e componenti federali.

Da quel che è parso di capire in questi primi giorni, non sembra esservi proprio entusiasmo. Il che non vuol dire nulla di definitivo, perché per esempio i club avranno tempo di riflettere, proporre, valutare e approvare o meno. Così come la FIGC dovrà/dovrebbe tenere conto dell'unica Lega che finora ha proposto qualcosa, a maggior ragione se in consiglio federale si arriverà con numeri schiaccianti. Però, anche in ambito federale quel che filtra è di un ceto scetticismo di fondo legato a una proposta sì innovativa ma pure complicata e potenzialmente costosa. Senza considerare il fatto che toccare il numero delle squadre non sarà l'obiettivo primario, ma non pensarci neanche rischia di essere anacronistico. Così, non è una bocciatura, ma non è partito neanche il lancio dei coriandoli e il percorso sarà in salita. Come tutte le imprese coraggiose.

Capitolo ultima giornata. A Catanzaro perde il Crotone ma soprattutto perde il calcio. Non è colpa della città, non c'è da fraintendere. Alle responsabilità individuali, di tutti i soggetti coinvolti, ci penseranno speriamo le autorità. Il problema è la cultura della violenza che purtroppo il pallone italiano si porta dietro. Da queste pagine abbiamo spesso criticato le decisioni di vietare trasferte e chiudere curve, però di una bella partita si parla per la presunta aggressione alla compagna di Branduani e per quella al poliziotto, "reo" soltanto di provare a fare il suo lavoro. Più che altro una sconfitta per tutti noi.