LE MILLE STORIE DELLA SERIE C: DALLA PROMOZIONE DI LIVORNO E LECCE ALLA LOTTA PER LA SALVEZZA FINO ALLE SCIAGURATE PAROLE DI SAN BENEDETTO

Nato a Firenze nell'anno del Mundial spagnolo. Giornalista di TuttoMercatoWeb.com, direttore di TuttoC.com
30.04.2018 00:00 di  Luca Bargellini  Twitter:    vedi letture
LE MILLE STORIE DELLA SERIE C: DALLA PROMOZIONE DI LIVORNO E LECCE ALLA LOTTA PER LA SALVEZZA FINO ALLE SCIAGURATE PAROLE DI SAN BENEDETTO

Per tutto l’arco della stagione questa Serie C si è dimostrata densa di fatti da raccontare. Di storie da seguire. Di protagonisti da scoprire. A novanta minuti dalla fine del campionato, sempre in attesa della roulette di playoff e playout, ecco arrivare il weekend più ricco di avvenimenti da commentare.

Si potrebbe parlare per tutta la lunghezza del pezzo del ritorno in Serie B di Livorno (dopo due anni) e Lecce (dopo sei): due società prestigiose che meritano sicuramente altri palcoscenici, ma che hanno avuto modo di saggiare quanto duri siano i campi di periferia e di imparare come il calcio di base possa essere una utile palestra per coltivare sogni di gloria. In Toscana, complice una telenovela appassionate quanto inutile legata alla guida tecnica di Andrea Sottil, hanno anche tentato di mandare tutto all’aria, ma fortunatamente tutto si è risolto per il meglio proprio com’è accaduto in Salento. A Lecce l’avvento di Fabio Liverani, dopo poche giornate dal via della stagione, ha rimesso in pista una fuoriserie che stava per uscire di strada dopo poche curve dal via. Una promozione, quella dei giallorossi, che conferma anche le singole qualità del tecnico romano: una risposta diretta a tutti coloro credevano che la salvezza della Ternana dello scorso anno fosse solo un caso.

Si potrebbe anche dedicare ampio spazio e attenzione alla lotta fra chi, invece, punta tutto sul mantenimento della categoria, dove solo lo sciagurato e sfortunato Akragas ha già salutato tutti, mentre, ad esempio, l’Arezzo potrebbe vederti salvato dai playout dell’eventuale restituzione di qualcuno dei 15 punti di penalizzazione arrivati dal TFN per le varie inadempienze degli ultimi mesi.

Oppure si potrebbe puntare l’attenzione sulla corsa ai playoff nella quale molte società sono già certe della qualificazione, ma dove c’è, ad esempio, una spettacolare corsa al secondo e terzo posto nel Girone B fra Reggiana, SudTirol e Sambenedettese.

Già... la Sambendettese. La società marchigiana é stata senza dubbio la vera protagonista di giornata. Prima per la sconfitta interna contro l’AlbinoLeffe, la terza nelle ultime quattro giornate, poi per l’esonero di Ezio Capuano con il probabile ritorno in panchina di Francesco Morirero e infine per le scellerate dichiarazioni del proprio presidente Franco Fedeli. Quali? Eccole...

“Se cambio allenatore, rischio di fare peggio, anche se peggio di così é difficile. Se ci va Barbara (l’addetta stampa del club rossoblu, ndr) in panchina la violentano, anzi no, perché le palle non ce le hanno”.

Parole queste che niente hanno a che vedere con l’emotività del dopopartita o con il carattere vulcanico del patron della Samb. Questa è solo maleducazione. E anche della più becera. Parole come queste non devono avere scusanti, né tantomeno risate accondiscendenti in sala stampa da parte di colleghi che dovrebbero, per il loro ruolo, essere i primi a proteggere e stigmatizzare simili atteggiamenti e battute nei confronti delle donne.

La Serie C ci permette di raccontare quotidianamente storie di vita e di sport dalle quali poter imparare. Quella di San Benedetto non é una di queste. Ne avremmo fatto molto volentieri a meno.