LE OPPORTUNITÀ DELLA CRISI. IDENTIFICARE I NEMICI DELLA LEGA PRO: INIZIANDO DAGLI SCIACALLI CHE SI NASCONDONO DIETRO LE DIFFICOLTÀ DEL MOMENTO. I CALCIATORI SI TAGLIANO GLI STIPENDI? GIUSTO E UTILE. PER TANTI MOTIVI

20.03.2020 00:00 di Luca Bargellini Twitter:    vedi letture
LE OPPORTUNITÀ DELLA CRISI. IDENTIFICARE I NEMICI DELLA LEGA PRO: INIZIANDO DAGLI SCIACALLI CHE SI NASCONDONO DIETRO LE DIFFICOLTÀ DEL MOMENTO. I CALCIATORI SI TAGLIANO GLI STIPENDI? GIUSTO E UTILE. PER TANTI MOTIVI

Anche se per indole l’ottimismo non è certo fra le mie peculiarità maggiori, ho deciso, in maniera sorprendente persino per me stesso, di esserlo in questo preciso momento storico. Non solo per quanto sta accadendo nel nostro paese a causa della pandemia di Coronavirus (attenzione non sarò mai fra coloro che cantano alla finestra mentre a qualche decina di chilometri di distanza sfilano camion dell’esercito carichi di bare), ma anche per il calcio. Ad ogni livello.

Sette giorni fa, sempre attraverso questo spazio, ho avuto modo di raccontare come questa specifica fase storica del nostro movimento concedesse a tutti l’opportunità di scovare, ad esempio, la stupidità ovunque essa si annidi (calciatori, dirigenti, tifosi e giornalisti). Nell’ultima settimana la medesima crisi di sistema ha dato modo di mettere al centro dell’attenzione anche un’altra categoria della quale il rettangolo verde non ha certamente bisogno: gli sciacalli.

La terminologia la rubiamo al presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli (ci scuserà) che l’ha utilizzata per descrivere coloro che sfruttano il momento attuale per motivare le proprie inadempienze nei confronti dei club della terza serie. Una presa di posizione, quella del numero uno della C, arrivata all’indomani del termine ultimo per il pagamento degli stipendi di gennaio e febbraio, mancato da alcune società.



Lungi da noi dire se un club anziché un altro abbia saltato tale deadline per reali problemi economici o per mero opportunismo, con l’intenzione di appellarsi “alla forza maggiore” per venire meno a regole sottoscritte al momento della via alla stagione, ma una cosa è certa: a prescindere da chi siano tali sciacalli questo momento, questa crisi, ci ha dato modo di scoprirli. E con la giusta volontà e motivazione eliminarsi.

“La parola crisi, scritta in cinese, è composta di due caratteri. Uno rappresenta il pericolo e l’altro rappresenta l’opportunità” disse J.F. Kennedy nel 1959 a Indianapolis ed è la sintesi di quanto appena detto. Nessuno nega i rischi del momento attuale, ma credo non sia giusto neanche dimenticare le opportunità che da esso possono derivare. Prima fra tutte la possibilità di fare pulizia.

In quest’ottica anche la ipotesi che l’AIC, il sindacato dei calciatori, dia l’ok ad un taglio degli stipendi dei propri iscritti in relazione al periodo d’inattività dovuto alla pandemia attuale, potrebbe giocare a favore di questa opportunità di rinnovamento. Il motivo? Molto semplice. Se anche di fronte ad un accomodamento di tale portata questi imprenditori del pallone trovassero il modo di fare un passo indietro ecco scoperto il vero destinatario del termine “sciacallo”.

Per un movimento come quello della Serie C perennemente alla ricerca di una stabilità duratura ogni occasione deve essere colta. Senza esitazione.