NE RESTERA' SOLTANTO UNO: IL TIFOSO. SALTANO TROPPE TESTE, PERCHE' NON SCEGLIERLE MEGLIO? LECCE SOTTOTONO, TRAPANI IN AGGUATO. SIENA-LIVORNO DERBY FINO ALLA FINE

Classe 1975, ex attaccante col vizietto del giornalismo. In carriera ha vestito, a suon di gol, le maglie di Pisa, Ascoli, Reggina, Napoli e Lecco.
27.03.2018 00:00 di  Gianluca Savoldi   vedi letture
NE RESTERA' SOLTANTO UNO: IL TIFOSO. SALTANO TROPPE TESTE, PERCHE' NON SCEGLIERLE MEGLIO? LECCE SOTTOTONO, TRAPANI IN AGGUATO. SIENA-LIVORNO DERBY FINO ALLA FINE
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Nonostante i tempi di “magra”, nonostante la mercificazione dei giovani (che se fossero meritevoli giocherebbero lo stesso), nonostante una formula del campionato che premia pochissimi e penalizza nessuno (in relazione ai partecipanti), a me la nostra Serie C piace ancora. A me però interessa vedere come lavorano gli allenatori, quali giocatori hanno sviluppato le competenze necessarie per il gioco del calcio, come le società programmano il loro futuro a seconda dei propri obiettivi, ma il tifoso è soddisfatto?

Il tifoso è contento quando la propria squadra vince, giustamente, ma in lui esiste soprattutto una componente legata ai colori della sua città, della sua società, in particolare modo nel calcio di Serie C. È un qualcosa che va ben oltre i successi ed ha a che vedere più con l’attaccamento ai colori della propria terra, ai propri ricordi, alle proprie emozioni. Sono queste le cose che rendono fiero un tifoso, anche quando perde. E quest’ultimo è una parte troppo importante per essere trascurata, senza di esso il calcio non è calcio. Allora abbandoniamo la fretta del risultato, il fumo negli occhi, il capro espiatorio per tergiversare. Ci sono troppe società che cambiano e ricambiano in continuazione. Cambiano allenatori, giocatori, direttori, preparatori, medici e poi? Quando tutte le teste sono “saltate" cosa resta? È un principio generale, ovviamente, una cattiva abitudine, ma che sta rompendo il giocattolo. Impariamo a non dare fumo negli occhi, a indicare con chiarezza i tempi corretti nei quali i progetti siano realizzabili. E’ ovvio che ci siano casi nei quali intervenire è necessario, ma diamo fiducia e tempo per lavorare alle persone a cui affidiamo in nostri progetti. Piuttosto scegliamo le persone con più attenzione, sulla base di quelle caratteristiche di appartenenza, stile e mentalità, di cui sopra.

Il Lecce è in seria difficoltà, gioca sotto ritmo da troppo tempo ormai. Ne stanno approfittando Catania e Trapani che aspettano il turno di riposo dei giallorossi per aumentare la “pressione”. Per me la squadra che gioca il calcio migliore resta il Trapani. Questo non significa che avrà la meglio da qui alla fine, ma a mio avviso è la formazione più “squadra” di tutte. Anche in fondo la lotta è ancora aperta nonostante lo spareggio sarà soltanto uno.

Stesso discorso per il girone B. Per il primo posto confermo quanto detto: Padova incontrastato, "mettevi via il pensiero”. 

Sempre più un duello invece quello tra Siena e Livorno. Chi la spunterà secondo voi?