Nel segno del nove: nei tre gironi il distacco fra prima e seconda è il medesimo. Ma se Mantova e Cesena sarebbero prime (o quasi) ovunque, la Juve Stabia avrebbe la strada in salita per la B

Mantova 74, Padova 65

Cesena 77, Torres 68

Juve Stabia 67, Benevento 58

Nove punti di vantaggio a sette giornate dalla fine. Nei tre gironi di Serie C il distacco fra la prima (Mantova nell’A, Cesena nel B e Juve Stabia nel C) e la seconda forza del torneo (rispettivamente Padova, Torres e Benevento) per un caso davvero singolare è la stessa e autorizza un moderato ottimismo in chiave promozione per le tre capoliste. Solo un suicidio altrui, come sottolineato anche dal direttore sportivo del Padova Massimo Mirabelli, unito a un cambio di passo può riaprire i discorsi promozioni in quest’ultimo mese e mezzo che ci separa dalla conclusione della stagione regolare. Senza quello i giochi, al di là dei distacchi che potranno ridursi o aumentare, sono fatti con le prime tre promosse in Serie B che appaiono blindate.

Del resto tutte e tre hanno impresso quasi da subito un passo insostenibile per le avversarie che tra partenze ad handicap, passi falsi, e incapacità di tenere un ritmo praticamente insostenibile hanno dovuto arrendersi allo strapotere delle tre in vetta e ora possono solo sperare in un crollo – che vedendo le prestazioni sembra molto improbabile – per rientrare in gioco e non doversi già concentrare sui play off e sul blindare un secondo posto che aiuta e non poco nella seconda fase della stagione.

Da sottolineare anche il cammino delle tre prime: se Cesena e Mantova hanno raccolto quasi gli stessi punti (77 contro 74) e sarebbero al primo posto (o nelle sue vicinanze nel caso dei virigiliani) in maniera indiscussa anche negli altri gironi, e specialmente in quello meridionale, la Juve Stabia invece si troverebbe a duellare per il secondo posto (oltre speare nel crollo altrui) con un margine minimo di vantaggio sul Padova (67punti contro 65) e appena dietro alla Torres (67 punti contro 68). E chissà se i tifosi delle Vespe, sotto sotto, non siano felici di militare in quello che da sempre è considerato il girone più duro e competitivo dei tre.