Padova contro Palermo, la finale più meritata. Feralpi e Catanzaro, da qui si riparte. Stadi: è questa la sfida da vincere per la C

30.05.2022 00:00 di  Ivan Cardia  Twitter:    vedi letture
Padova contro Palermo, la finale più meritata. Feralpi e Catanzaro, da qui si riparte. Stadi: è questa la sfida da vincere per la C
TMW/TuttoC.com

Padova contro Palermo: l'ultima regina della Serie C sarà assegnata in una sfida che metterà di fronte la quattordicesima e la quinta città italiane per popolazione. La fotografia di quanto questo campionato rappresenti molto di più che la terza serie del calcio dello Stivale. È meritato l'approdo in finale? In casa Feralpisalò e Catanzaro diranno di no, ci arriviamo, ma pensiamo di sì. I veneti, dall'arrivo di Oddo in poi, si sono dimostrati con ottime probabilità la squadra più in salute della categoria e forse avrebbero meritato di coronare la rincorsa. I siciliani sono arrivati al finale di stagione con un entusiasmo incredibile, trascinati da un giocatore - Brunori Sandri, più italiano che brasiliano - che ci ricorda quanto talento rischiamo di perdere per strada: Faggiano lo andò a (ri)scoprire nei campi delle categorie inferiori umbre, ora al Barbera se lo godono. E Feralpi e Catanzaro? Una cosa vogliamo provare a dirla, nel momento dell'amarezza: non sono storie che finiscono qui. Club molto diversi come lo sono le realtà territoriali di appartenenza. A Salò c'è un capolavoro di organizzazione societaria in piedi da anni, in Calabria una voglia incredibile di tornare in alto, supportata va detto anche da una "discreta" potenza economica certificata nel super mercato di gennaio. A volte anche una battuta d'arresto, per quanto tosta da digerire, è soltanto un punto di partenza. Tornando ai playoff, ne abbiamo scritto tante volte: con una chiusura talmente entusiasmante, la C sta ricordando a tutti perché siano il futuro del calcio e possano esserlo anche ad altissimi livelli.

Sarà la solita estate calda, armiamoci di pazienza. Luca Bargellini in settimana ha raccontato come diverse società potrebbero alzare bandiera bianca. Piccolo retroscena: erano "nate" in sei, sono diventate sette strada facendo, giusto il tempo che passa fra pubblicare l'articolo e  rileggerlo… Partiamo bene. Chi ci legge lo sa: avremmo chiuso i giochi prima bloccando ripescaggi e riammissioni come era stato promesso a inizio anno, ma arrivati così in avanti nella stagione anche i più convinti hanno dovuto ammettere che si ritenterà al prossimo giro. Postilla per il futuro: tra le regole che ritoccheremmo per il futuro, quelle sulla fideiussione per garantire l'iscrizione al campionato. Nella misura in cui è prevista oggi, copre in realtà ben poco; a fine stagione, poi, da diverse parti partono i giochi per provare a svincolarla e pararsi da eventuali pendenze in essere. Non tutti i club sono particolarmente eleganti… E soprattutto ci sono altre misure, più concrete e immediate, ma anche più ampie, per assicurarsi che chi parte finisce, o almeno paga tutto quello che ha promesso. Andiamo avanti.

Estate calda anche per quel che succederà in alto: chi pensa che le beghe in corso fra la FIGC e la Lega Serie A non avranno effetti anche ai piani inferiori vive in un mondo tutto suo. Comunque, fra i motivi per cui salirà la temperatura, al solito, la caccia al campo da parte di alcune società di Serie D: più d'una, allo stato attuale, non sa se potrà prendere parte al prossimo campionato di C proprio per l'assenza di questo requisito, che va cercato nei paraggi in qualche modo. Una piccola grande compravendita istituzionale, di cui proviamo a guardare l'altro lato, quello positivo, della sfida.


Giovani e formazione: la Lega Pro ha più volte ribadito che queste sono alcune delle chiavi per salvaguardare il futuro e per confermare il proprio senso nel sistema calcistico italiano. Vale per i calciatori, forse vale ancora di più per la dirigenza: nelle ottime professionalità che animano il campionato di Serie C vi è la classe dirigente del domani. Aggiungiamo territorio, e arriviamo a una sfida da vincere: quella degli stadi. I numeri dei tifosi, soprattutto nelle grandi piazze - Bari, ovviamente, ma anche Palermo, Modena, Cesena e via discorrendo: l'elenco non è esaustivo - confermano che in molti casi la C non ha nulla da invidiare alle sorelle maggiori, anzi. Visto questo entusiasmo, diventa ancora più importante mettergli a disposizione strutture adeguate. Abbiamo festeggiato e celebrato lo stadio di Zanica, ora siamo pronti alla nuova casa del Taranto: il PNRR, da questo punto di vista, offre prospettive incredibili e richiede il rispetto di tempi molto stretti. La Lega Pro si è imbarcata in questa sfida, è forse quella più importante da vincere.

PS Chiusura col VAR: occhio che ci si abitua in un attimo. Sarà costoso, a livello economico e umano, provare a mantenerlo, ma i risultati di questi playoff sono più che soddisfacenti. È un altro calcio, e avere la tecnologia a disposizione già dal prossimo campionato - pare impossibile, ma chissà - sarebbe incredibile.