PENALIZZAZIONI QUOTA 100: SOLO COSÌ SI SALVA CHI PAGA VERAMENTE. OCCHIO AL CORTOCIRCUITO MEDIATICO

Siciliano classe '90, non ho mai visto un match di Serie A dal vivo. Preferisco le favole di provincia, ovviamente in Serie C
28.02.2019 00:00 di Sebastian Donzella Twitter:    vedi letture
PENALIZZAZIONI QUOTA 100: SOLO COSÌ SI SALVA CHI PAGA VERAMENTE. OCCHIO AL CORTOCIRCUITO MEDIATICO
© foto di TC

Centosette punti. Mai così tanti in Lega Pro unica, mai così tanti da otto anni a questa parte, quando ancora la Serie C era divisa in 1^ e 2^ Divisione. Eppure il numero non deve trarre in inganno. Attenzione, non sto provando a convincervi del fatto che tutto vada a meraviglia in terza serie, sarebbe semplicemente folle solamente pensarlo. Però una lettura più attenta dei dati può farci comprendere come mai siano arrivati così tanti punti di penalità e, soprattutto, come mai questo non sia solamente un dato negativo. Intanto bisogna ricordare che Pro Piacenza e Matera, in due, hanno accumulato 50 punti in meno prima di venire escluse. Due casi limite che, però, mostrano come la mano della giustizia sportiva sia diventata nettamente più pesante. Non sono i primi club con stipendi su stipendi non pagati a frequentare la Lega Pro ma sono i primi ad aver ottenuto così tanti segni meno.

Questo perché saltare l'intero pagamento di un bimestre, quest'anno, vale quattro punti di penalità. Giusto una stagione fa la stessa situazione portava alla decurtazione di due punti. In passato il tutto era anche più blando. Le sanzioni, insomma, sono state aumentate a dismisura per spingere sempre più verso il basso società inadempienti. In questi ultimi anni, e questo è un dato di fatto, squadre non in regola con i pagamenti hanno ottenuto la salvezza sul campo, per poi scomparire subito dopo, spedendo in Serie D club sani. E parliamo, tanto per fare un nome così di grido in Lega Pro, del Monza che, nel 2015, fece fuori il Pordenone al primo anno tra i Pro. In un playout che i brianzoli riuscirono ad agguantare a causa dei 6 punti di penalizzazione nonostante l'anno assurdo di Armstrong & Co. L'obiettivo della Lega Pro e dell'Assocalciatori, che hanno a lungo chiesto di inasprire le pene, è quello di evitare il più possibile storture. E l'unico modo per mantenere la regolarità di campionati, o la parvenza di essa, è punire severamente chi non rispetta le regole. Quindi ben vengano le maxi-penalizzazioni ma occhio al cortocircuito mediatico: più punti di penalizzazione, insomma, non significa automaticamente maggiori irregolarità rispetto al passato. Significa maggiore voglia di pulizia. E a proposito di quel Monza di tanti anni fa, o anche del Vicenza dell'anno scorso: cosa potranno mai dire eventuali club retrocessi tra pochi mesi in un playout contro Lucchese e Cuneo?