Quanto ci mancava il campo, ma sabato si ricomincia! Tra titoli di campione d'inverno ancora da assegnare, strategie per risalire la china e gap da colmare: ecco da dove si ripartirà

05.01.2021 00:00 di Valeria Debbia Twitter:    vedi letture
Quanto ci mancava il campo, ma sabato si ricomincia! Tra titoli di campione d'inverno ancora da assegnare, strategie per risalire la china e gap da colmare: ecco da dove si ripartirà
© foto di TC

E giunge anche il tanto temuto primo editoriale dell'anno 2021 in una notte che per chi scrive porterà con sé per sempre un grande vuoto. Lo fa a 24 ore dall'apertura ufficiale del calciomercato e a 5 giorni dal ritorno in campo della Serie C dopo la pausa natalizia: ed ammettiamolo, va bene le feste, ma senza calcio ci siamo sentiti tutti un po' più soli.

Ora quindi riavvolgiamo il nastro per ricordarci dove eravamo rimasti e cosa potremo aspettarci alla ripresa del campionato: abbiamo lasciato la sola Ternana (finora imbattibile) già col titolo di campione d'inverno in tasca (a 2 turni dal termine del girone d'andata sono infatti 6 i punti di vantaggio sul Bari, con lo scontro diretto a favore); i rossoverdi hanno fatto il vuoto dietro di sé (le cinque classificate al terzo posto sono attardate di ben 13 punti) anche grazie ad un attacco atomico (41 reti segnate, con la coppia gol dei vicecapocannonieri del girone, Partipilo-Falletti, già a quota 18), mentre il Renate - in serie positiva da 10 giornate - deve fare ancora un piccolo sforzo per assicurarselo (anche se le 4 lunghezze sul Como sono una buona ipoteca, così come il fatto che le Pantere vantano il miglior attacco di tutto il raggruppamento settentrionale con le loro 30 reti e il capocannoniere Galuppini che da solo ne ha segnate il 30%) e abbiamo lasciato un Girone B apertissimo, con la vetta che diventa una poltrona per tre condivisa da Padova, Modena (reduci dal confronto diretto a favore dei canarini, i quali hanno calato il poker di successi di fila) e Sudtirol (tutte e tre a quota 33), ma con Cesena (31, che ha anche dalla sua una striscia di risultati utili che dura da 9 turni - di cui 4 vittorie di fila - nonché il capocannoniere Bortolussi, già blindato dal presidente Patrignani) e Perugia (30) ancora aritmeticamente capaci di scalzare chi comanda per andare a prendersi il titolo virtuale (in realtà in lizza potrebbero esserci anche Triestina - 28 - e Sambenedettese - 27 - ma necessiterebbero di una serie di combinazioni a catena per poter fare lo sgambetto alle più quotate rivali).


D'altro canto abbiamo anche lasciato i fanalini di coda Lucchese, Arezzo e Cavese a leccarsi le ferite e a capire quali dovranno essere le strategie migliori per risalire la china, con i rossoneri che sembrano aver trovato la quadra a fine 2020, avendo collezionato 3 risultati utili di fila che hanno permesso loro di mettere nel mirino il Livorno (a sole 2 lunghezze di distanza a causa dei 5 punti di penalizzazione inflitti dal TFN dopo i pagamenti in ritardo degli stipendi); con gli amaranto capaci di vincere un solo match (il blitz di Imola dello scorso 28 novembre) e caratterizzati dal record negativo della peggiore difesa di tutta la C (dato comunque condiviso con il Ravenna, entrambi a quota 35 reti subite) ed infine con i metelliani che hanno persino optato per il terzo avvicendamento in panchina (dopo le dimissioni di Modica e il regno ad interim di una sola giornata del suo vice Facciolo, i campani avevano affidato la panchina a Maiuri, che ha raccolto solo 3 punti in 6 gare, ed ora lo hanno esonerato in favore di Campilongo) per rimettere nel mirino le due corregionali, Casertana e Paganese, avanti di 4 lunghezze ma entrambe con una chiusura di 2020 da dimenticare: per i rossoblù doppio ko (con strascico polemico causa focolaio Covid-19), addirittura triplo per gli azzurrostellati che sembravano aver deciso per l'esonero di Erra, cui invece è stata confermata la fiducia.



Questo per quanto riguarda promozioni e retrocessioni dirette, in mezzo una sfilza di squadre in lotta per un posto al sole nei playoff o per evitare di finire nei playout. Nel Girone A l'Alessandria cercherà il sesto risultato utile di fila per risalire la china e tentare l'aggancio alla vetta (da cui è però attardata di 8 punti) grazie alla coppia gol Eusepi-Arrighini (16 reti messi a segno delle 25 totali), mentre la Juventus U23 dovrà mettersi alle spalle il tris di passi falsi con cui ha chiuso il 2020 e che l'hanno fatta scivolare all'ultimo posto utile per gli spareggi promozione. Anche la Pro Vercelli dovrà fare quadrato per mettersi alle spalle un periodo no che dura da fine novembre e che ha portato ad una astinenza dai tre punti che perdura da 5 turni (con 3 ko che hanno rallentato il passo delle Bianche Casacche e fatto perdere posizioni). La Pro Patria continuerà ad affidarsi alla sua retroguardia di ferro (sole 12 reti subite) per rinsaldare il proprio posizionamento playoff. L'Olbia - dal canto suo - cercherà invece di proseguire la sua striscia utile che dura da 6 turni e che ha permesso ai sardi di chiudere l'anno fuori dalla zona playout, dove invece è piombato il Novara che non vince dal 21 ottobre, nonostante abbia richiamato in panchina Banchieri (il quale aveva lasciato gli azzurri al secondo posto in classifica e li ritrova in una situazione che dire difficile è un eufemismo). Sterzata che necessita anche la Giana Erminio, in serie negativa da 5 giornate (con 4 ko all'attivo), con il neomister Brevi che non ha ancora trovato le giuste contromisure in una stagione che appare zoppicante.

Nel Girone B detto già della grande fluidità in vetta, con possibili capovolgimenti di fronte in vista del rush per il titolo di campione di inverno sarà richiesto un cambio di rotta alla Feralpisalò, che ha chiuso in calando il 2020, con 3 pareggi ed una sconfitta per di più casalinga, per poter ambire ai piani più alti, così come alla matricola Mantova reduce da 2 brutti ko tra le mura amiche (ma che ha dalla sua la coppia gol Ganz-Guccione, già a quota 16 sui 25 gol complessivi dei virgiliani). Il Carpi - dopo una partenza sprint - non riesce più a vincere dal 1° novembre, anche se gli ultimi 3 pareggi lo hanno rimesso in carreggiata: i biancorossi possono tra l'altro vantare la seconda età media più bassa del girone (insieme al Legnago e dopo il Matelica) e quindi il loro calo può essere inquadrato anche nell'ottica di questo dato. Complessa la situazione in coda, soprattutto per quanto riguarda l'Imolese che - nonostante l'avvicendamento in panchina da Cevoli a Catalano - perde ininterrottamente da 9 giornate di fila e deve quindi evitare la cifra tonda per non soccombere ad un destino che pare ineluttabile. Lo stesso dicasi per il Ravenna, che però è riuscito a spezzare la catena delle 9 sconfitte con il pari contro la Samb e il successo nel derby proprio contro i cugini rossoblù, rilanciandosi in chiave salvezza, la quale resta comunque distante ancora 6 lunghezze.

Nel Girone C abbiamo già evidenziato il gap - incolmabile? - tra la capolista Ternana, e il Bari e tra di esse e le cinque terze classificate, dove è presente anche il Catania che dovesse riuscire a vedersi restituita dal Collegio di Garanzia del Coni parte della penalizzazione subita (-2) potrebbe issarsi al terzo posto solitario. Tra le cinque curioso il caso del Teramo, che ha perso terreno dalla vetta a causa delle ultime 6 uscite senza successi, con il 'declino' (passateci il termine) iniziato proprio in casa della squadra di patron Bandecchi dove agli abruzzesi è stato imposto il 3-0. Al contrario il Foggia è proprio dal ko di Teramo che ha iniziato la sua risalita, con 6 risultati utili di cui un poker di vittorie di fila. Deve ritrovarsi il Monopoli, attualmente più vicino ai playout (3 lunghezze di vantaggio) che ai playoff (che distano 5 punti): il volo del Gabbiano ha subito qualche stop di troppo (ben 4 ko consecutivi tra fine novembre e metà dicembre). In coda complessa anche la situazione del Potenza, cui sembra non bastare l'avere tra le proprie file il capocannoniere Cianci (10 reti messe a segno delle 17 complessive rossoblù, più della metà), anche se il blitz di Monopoli prenatalizio ha messo fine ad un periodo no che perdurava da 8 turni (di cui 7 sconfitte, intervallate da un solo pareggio). Stessa sorte del Bisceglie, in grado di imporsi sul Teramo nell'ultima sfida del 2020, dopo una manita di passi falsi e dopo una astinenza dai 3 punti di più di due mesi.