Seregno, dal sogno all'incubo in poche settimane. Lasciate stare Moro: senza pressioni può diventare un campione. Bari obbligato a vincere la C

11.12.2021 00:00 di  Luca Esposito  Twitter:    vedi letture
Seregno, dal sogno all'incubo in poche settimane. Lasciate stare Moro: senza pressioni può diventare un campione. Bari obbligato a vincere la C
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Editoriale di oggi che si apre con un focus sulla partita Avellino-Bari che ha regalato tanto agonismo e un grande spettacolo soprattutto sugli spalti. Se pensiamo che un anno fa, di questi tempi, gli stadi erano tristemente chiusi e le uniche voci che si sentivano erano quelle di allenatori e calciatori, possiamo dire che finalmente si respira quell'aria di normalità che tanto era mancata. La pandemia, purtroppo, non è ancora alle spalle e l'aumento delle zone gialle comporterà una diminuzione della capienza, per buona pace di quelle società che hanno lanciato la campagna abbonamenti e rischiano di imbattersi in una pioggia di ricorsi. Ma al Partenio sembrava di essere davvero in una categoria superiore, merito pure degli intrepidi tifosi del Bari che hanno deciso di seguire i propri beniamini in trasferta. Del resto è notorio che specialmente le piazze del Sud siano capaci di fare la differenza. Peccato che la terna arbitrale non sia stata all'altezza del dodicesimo uomo, con errori anche gravi che hanno scontentato entrambe le contendenti: proteste per il rigore concesso ai biancorossi, gol in fuorigioco dei biancoverdi e una gestione complessivamente insufficiente. Un tallone d'Achille che rischia di penalizzare i club proprio ora che i punti iniziano ad essere pesanti, ma se sbagliano - e tanto - in A e B con l'ausilio del VAR null'altro si può pretendere in terza serie.

Inevitabile un focus anche sul caso Seregno, una querelle che si trascina in tribunale e che sta facendo parlare anche organi di stampa nazionali. Ultimo a parlare, in ordine di tempo, è stato il portiere Fumagalli che, in una intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, ha denunciato minacce (estese a familiari), pressioni e comportamenti scorretti di ogni genere. Il botta e risposta a distanza tra la proprietà e l'ex dirigente Corda prosegue e ci limitiamo a dire che la giustizia deve fare il suo corso in segno di rispetto nei confronti di tifosi, allenatore e calciatori che non meritano di vivere quest'annata con paure e tensioni che esulano totalmente dal rettangolo verde. Tutto molto triste, comunque vada a finire. Per fortuna a breve si ritornerà a parlare di calcio giocato anche in virtù della concomitante riapertura del mercato. Occhio a tanti giovani che, grazie alla Lega Pro, si sono messi in vetrina e sono "tentati" dalla possibilità di firmare per società di categoria superiore. Luca Moro è chiaramente il più gettonato: se a 20 anni segni gol a raffica in una piazza caldissima come Catania e in un contesto societario che sarebbe eufemistico definire anomalo, significa che hai personalità, qualità, carattere e mentalità. Non è da escludere che a gennaio possa rientrare al Padova: in quel caso nessun traguardo sarebbe precluso ai veneti, sebbene in vetta continui a giganteggiare un eccellente SudTirol. Ma tutte dovranno fare uno sforzo economico e dare una sterzata alla stagione: ci aspettiamo movimenti importanti a Trieste, Pescara, Cesena, Chiavari, Avellino e Palermo, ma anche le squadre che lottano per non retrocedere dovranno aggiungere tasselli d'esperienza ai rispettivi organici senza puntare esclusivamente sugli under o sugli svincolati a basso prezzo.

Da gennaio in poi, per antonomasia, inizierà un altro campionato e, stavolta, ci sarà un minimo di moneta in più da spendere. Quanto a risultati e classifiche, dicevamo prima del SudTirol: non smetteremo mai di rimarcare quanto, oggi, le idee e la programmazione possano colmare il gap con società più ricche, ma che certo non possono vincere solo con i nomi. Questo gruppo sta scrivendo una pagina di storia straordinaria, il testa a testa con il Padova è appena iniziato e promette spettacolo. Un plauso al Modena che, pur in emergenza, batte il record di vittorie consecutive che apparteneva ad un mostro sacro come De Biase e tenta la prima fuga stagionale: se Pescara ed Entella continuassero ad alternare vittorie importanti a passi falsi inspiegabili, i canarini diventerebbero autorevole candidata al salto diretto di categoria pur con una Reggiana che gioca bene e ha tanta qualità. La favola Carrarese, invece, sembra quasi finita. Lontani ormai i tempi di Tavano, dei giocatori esperti e di quel mister Baldini che sognava, allenando gratis, di portare i corallini in B: ora Totò Di Natale starà capendo sulla propria pelle quanto sia difficile passare "dall'altra parte" pur essendo stato un campione dello sport di livello assoluto. Nel girone C spicca la vittoria della Paganese nel derby con una Juve Stabia a cui resta solo il blasone: senza investimenti a gennaio non basterà cambiare guida tecnica. Il Palermo prova a tener testa alla capolista Bari, ma obiettivamente i pugliesi sembrano i più attrezzati e, stavolta, scongiuri a parte c'è la sensazione che si possa centrare il traguardo al terzo tentativo. Anche perchè a breve le multiproprietà saranno abolite e non sarebbe semplice cedere il club se militasse ancora in terza serie.