Teramo e Campobasso, due favole senza lieto fine: a pagare sono sempre i tifosi. Ridimensionamento Padova, ma la società resta inattaccabile

09.07.2022 00:00 di Luca Esposito Twitter:    vedi letture
Teramo e Campobasso, due favole senza lieto fine: a pagare sono sempre i tifosi. Ridimensionamento Padova, ma la società resta inattaccabile
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L'editoriale di oggi si apre inevitabilmente con la notizia del giorno: Campobasso e Teramo sono state estromesse dal campionato di serie C non avendo fornito le garanzie economiche necessarie per il via libera della Federazione. La Co.vi.Soc, già da tempo, aveva stilato una relazione negativa, ma gli avvocati delle due società erano convinti di spuntarla subito e di potersi proiettare al futuro con rinnovato ottimismo. Invece una doccia fredda per due piazze che, pur con qualche difficoltà, erano riuscite a difendere la categoria sul campo. Un vero peccato per il Campobasso che, dopo anni di D, aveva ben figurato nel girone meridionale grazie alla sapiente guida di un allenatore emergente, ma di grande livello come Mirko Cudini. A Teramo, invece, da tanto - troppo - tempo si parlava di passaggi di consegne, cordate, fondi e nuove società senza che però si facesse mai chiarezza sulle reali intenzioni dell'attuale proprietà. Un caos che ha allontanato i tifosi dagli spalti e che ha comportato un progressivo ridimensionamento. Le possibilità che gli abruzzesi possano vincere i futuri ricorsi sono poche, è davvero un peccato quando d'estate ci ritroviamo a commentare situazioni sportivamente parlando drammatiche. Di questi tempi non è facile per nessuno tenere a galla la nave e non ce la sentiamo di gettare la croce addosso a chi, comunque, ha delle enormi responsabilità. Ma a pagarne le conseguenze sono sempre le tifoserie, quelle che hanno speso tempo e soldi per seguire ovunque la squadra del cuore e che oggi versano lacrime amare. A beneficiare dell'eventuale doppia esclusione dovrebbero essere Fermana e Torres.

Per quanto riguarda il mercato, tutto è piuttosto fermo e non ci sono movimenti degni di nota se non in quelle piazze che puntano senza mezzi termini al salto di categoria. Il colpo è quello del Catanzaro che, dopo una breve trattativa con il Frosinone, ha acquistato Pietro Iemmello a titolo definitivo affidandogli le chiavi del reparto offensivo. Un messaggio inequivocabile alla concorrenza, conferma del fatto che la società continua ad investire soldi in periodo di crisi economica. Bene anche il Crotone che, in questi giorni, ha piazzato il colpo Chiricò rinnovando contestualmente il contratto ad un difensore esperto come Golemic senza dimenticare l'arrivo di Branduani per la porta. Ora 4,5 milioni di euro da investire sul mercato, frutto dell'intelligente e lungimirante operazione Messias con il Milan. Il Padova, al contrario, va incontro ad un ridimensionamento. Detto di Chiricò, la formazione biancoscudata dovrebbe perdere anche due centrocampisti di livello assoluto come Ronaldo e Dezi, senza dimenticare che alcuni dei protagonisti dell'ultima stagione non sono più giovanissimi e guadagnano tanto. I tifosi non saranno contenti, ma bisogna fare una riflessione a mente fredda mettendosi nei panni di una proprietà che, senza badare a spese, ha sempre allestito organici di alto livello subendo una doppia beffa consecutiva in finale playoff. Bocconi amari da digerire per chiunque. L'Avellino resta un cantiere aperto, ci sono una marea di calciatori che devono trovare una sistemazione per non appesantire lista e casse societarie: senza uscite non si potrà operare in entrata, sebbene Guadagno e Franco siano elementi interessanti e anche di prospettiva. Ovviamente non bastano per consegnare all'allenatore un organico all'altezza di Crotone e Catanzaro. Bene il Cesena che, dopo Mercadante, piazza il colpo Chiarello che, in B, ha messo insieme 30 presenze, 4 gol e due assist. Un bottino senza dubbio interessante. Siamo certi, comunque, che sarà una sessione estiva molto più interessante delle precedenti, fortemente influenzate dall'incubo pandemia. Molte società, da qui a pochi giorni, contano di ufficializzare colpi a ripetizione e ci aspettiamo operazioni di livello da parte di Ancona (oggi ha firmato Gatto), Pescara, Novara, Entella, Reggiana (laddove si riparte da una base ottima), Pordenone e Vicenza, senza dimenticare che l'appeal di una piazza come Trieste che, con estrema dignità, sta rialzando la testa dopo un mese di giugno alquanto turbolento.