THIRTEEN DAYS. SERIE C PRONTA A PARTIRE? GIUSTO IL RINVIO DEI GIRONI NAZIONALI: ECCO COSA SERVE PER ATTUARLI. LISTE A 22, L'ERRORE E' IN PARTENZA

28.08.2020 00:00 di Luca Bargellini Twitter:    vedi letture
THIRTEEN DAYS. SERIE C PRONTA A PARTIRE? GIUSTO IL RINVIO DEI GIRONI NAZIONALI: ECCO COSA SERVE PER ATTUARLI. LISTE A 22, L'ERRORE E' IN PARTENZA

Tredici giorni. Tanto manca all’evento (10 settembre) presso il Salone d’Onore del CONI per la compilazioni dei calendari di Serie C per la stagione 2020/2021. Un lasso di tempo piuttosto breve, ma sufficientemente ampio perché possano esserci ancora delle sorprese in merito alle 60 partecipanti. Ancora? Davvero? Non vogliamo portarci sfiga, ma è abbastanza inutile nascondere la testa sotto la sabbia.

IL DUBBIO - Sorprese che non dovrebbero arrivare dal fronte delle domande di riammissione e sostituzione, la cui deadline era fissata per la mezzanotte appena passata, né da quello dei ripescaggi per il quale il termine ultimo è stato fissato per il 3 settembre. Quello che preoccupa è la Covisoc che entro il 2 dovrà dare il proprio parere in merito alla legittimità delle domande d’iscrizione al prossimo campionato arrivate entro i tempi prestabiliti. Con un occhi particolare per il Trapani la cui iscrizione ha sorpreso non pochi addetti ai lavori. Ma non solo: anche altre documentazioni hanno sollevato qualche dubbio tutt’altro che trascurabile. Staremo a vedere.



GIRONI NAZIONALI - Torna a parlare Francesco Ghirelli e l’attenzione di molti si concentra su due temi: l’idea dei gironi nazionali per il prossimo futuro e quella delle liste. Sul primo argomento il numero uno della Lega Pro ha rimandato tutto alle stagioni a venire, magari in contemporanea con la riforma dell’intero sistema dei campionati professionistici. Una scelta saggia, quella del rinvio, mentre qualche dubbio in più c’è sul fronte del cambio di composizione dei raggruppamenti. Perché una squadra della Lombardia, giusto per fare un esempio casuale, possa permettersi con costanza trasferte in Sicilia, Calabria o Puglia occorrerà, infatti, che l’interno movimento permetta ai club di incassare molto di più di ciò che fanno attualmente. E il modo più semplice perché ciò avvenga è legato ad una maggiore commercializzazione delle gare in tv. Con i botteghini chiusi (speriamo ancora per poco) e l’idea di avere ricavi da stadio lontana anche per molti club di Serie A, la via del “tubo catodico” appare la più percorribile. Un usato che non passa mai di moda. Assieme ad Eleven Sport? Possibile, ma non sicuro visto il contratto in scadenza.

LISTE - L’altro grande tema toccato dal presidente della Lega Pro è stato quello delle liste a 22 che lui definisce utili per risparmiare a livello economico e al tempo stesso perfette per abbattere i costi mantenendo inalterata la cifra tecnica delle società. Come dice il saggio… ai posteri l’ardua sentenza. Ma il consenso a tale novità non è così ampio come si va dicendo in giro. I dubbi ci sono e sono tanti, soprattutto considerando che la novità delle liste è stata votata e approvata nell’ultimo Consiglio di Lega della stagione 2019/2020, quindi con il vecchio organigramma della Serie C. Quantomeno curioso.

Occorrerà trovare un punto d’incontro prendendo in esame anche le istanze dei calciatori che con questa nuova normativa rischiano seriamente di vedere un’intera generazione calcistica finire troppo presto il proprio cammino.