Torres, finalmente è finita la...Pazienza. Altri deferimenti, rischio caos in serie C. Che bella questa Cavese

Torres, finalmente è finita la...Pazienza. Altri deferimenti, rischio caos in serie C. Che bella questa CaveseTMW/TuttoC.com
Oggi alle 00:00Il Punto
di Luca Esposito

Editoriale di oggi che si apre con un focus sul Foggia. Le dimissioni di Delio Rossi rappresentano tutt'altro che un fulmine a ciel sereno, visto che già nel recente passato il tecnico aveva fatto un passo indietro salvo poi ripensarci su pressioni della società. I motivi non sono ancora stati resi noti in via ufficiale: c'è chi parla di un rapporto non solidissimo con lo spogliatoio, chi ritiene abbiano pesato risultati molto spesso negativi. La verità è che da troppo tempo la proprietà ha ridimensionato gli obiettivi cambiando calciatori, dirigenti e allenatori e dando l'impressione di vivere alla giornata senza una programmazione chiara e precisa. Una piazza così calorosa e passionale meriterebbe decisamente di più, l'addio di un idolo come Rossi ha gettato ulteriormente nello sconforto una tifoseria che aveva affidato al "profeta" le speranze di rinascita e che proseguirà nella diserzione a oltranza dello Zaccheria. Non certo il modo migliore per preparare la delicatissima gara contro un Benevento a sua volta chiamato a svoltare in campo esterno dopo una serie di partite non all'altezza della forza dell'organico allestito dalla proprietà targata Vigorito. Ci sono poi i soliti deferimenti che agitano la Lega Pro e che potrebbero comportare stravolgimenti importanti in classifica. A Campobasso presunti illeciti amministrativi lasciano presagire tempi duri e penalizzazioni, stesso discorso per un Trapani che già partiva da -8 e che proprio ora si stava affacciando con decisione in zona playoff. Aronica sta provando a isolare il gruppo dal clima di caos che regna attorno ai granata, con patron Antonini desideroso di provare la correttezza del suo operato. Anche in questo caso tifosi divisi tra chi ha fiducia in una società che ha investito milioni e milioni di euro riportando i granata tra i professionisti e chi ritiene siano state fatte tante promesse salvo poi rischiare finanche i playout pochi mesi fa.

Provando a parlare di calcio dobbiamo fare i complimenti alla Cavese che, nell'anticipo del venerdì, batte per 3-0 un Potenza troppo discontinuo per andare oltre una salvezza tranquilla. Grandi meriti alla società e alla dirigenza campana, brava a difendere lo staff tecnico e credere fortemente nell'operato di mister Prosperi. Non è utopia affermare che i biancoblu giochino meglio di molte blasonate pur schierando molti giovani alla prima esperienza in questa categoria. Un plauso in particolare a Gerardo Fusco, ragazzo serio che sta scalando posizioni su posizioni nelle gerarchie e che ha sbloccato il risultato con una giocata da attaccante vero. Parallelamente vien da sè una metaforica tiratina d'orecchie alla Salernitana che, dopo Iannoni (che ora gioca in A col Sassuolo, perso per appena 400mila euro!), si è lasciata scappare a parametro zero un altro prodotto del vivaio, tra l'altro tifosissimo granata e già esordiente in A due anni fa. Altra "perla" da aggiungere all'elenco di promesse non mantenute dal tandem Iervolino-Milan, chiamato a gennaio a mettere concretamente mano al portafoglio per rinforzare una rosa che necessita di un elemento top per reparto. E' il minimo sindacale per una tifoseria che ha portato 2600 persone a Latina incantando l'Europa calcistica con una super coreografia. Negli altri gironi era palese che il Vicenza non avesse rivali: per il ritorno in B è solo questione di tempo. La Triestina perde ancora e ribadiamo quanto già detto: era proprio necessario cambiare allenatore? Nel raggruppamento B l'Ascoli si ferma ancora, pareggiando per 1-1 contro il Gubbio. Arezzo destinato a vincere a mani basse o bisogna stare attenti al Ravenna di mister Marchionni? La Torres, infine, ha esonerato Pazienza e forse si morde i gomiti per aver rimandato una decisione nell'aria da tempo. 18 mesi horror per il mister, al terzo licenziamento dopo quelli di Avellino e Benevento. Sopravvalutato prima o sfortunato poi?