VENTIQUATTRO ORE AL GONG PER LE ISCRIZIONI. DUE I FORFAIT, CINQUE LE SITUAZIONI CRITICHE. IN D MODENA, REGGIANA, MANTOVA E NON SOLO SPERANO

24.06.2019 00:00 di  Luca Bargellini  Twitter:    vedi letture
VENTIQUATTRO ORE AL GONG PER LE ISCRIZIONI. DUE I FORFAIT, CINQUE LE SITUAZIONI CRITICHE. IN D MODENA, REGGIANA, MANTOVA E NON SOLO SPERANO

Fra ventiquattro ore esatte avremo una prima, importante fotografia, di quella che sarà la stagione 2019/2020 della Lega Pro. Una sorta di exit poll della prossima Serie C, che ci darà un segnale deciso sulla salute della terza serie.

Quante squadre si saranno iscritte? Quante invece avranno abdicato? Chi potrà sperare nel ripescaggio? Chi nella riammissione? E di seconde squadre ce ne saranno altre oltre a quella della Juventus? Sono tutte domande lecite, che chiunque segua il mondo della Lega Pro si è fatto o si farà nelle prossime ore.

In attesa del gong finale, però, ci sono già delle certezze. In positivo le 45 domande d'iscrizione già depositate presso gli uffici di Firenze, che restringono il numero delle società ancora in bilico a poco più di una decina. In negativo, invece, ci sono le prese di posizione delle proprietà di Albissola e Siracusa che hanno ufficializzato l'addio alla Serie C: i liguri a causa delle problematiche nel trovare un impianto che li accogliesse per le gare interne (nonostante una proprietà forte come quella di Gian Piero Colla), mentre i siciliani hanno salutato per il mancato passaggio di proprietà dopo che oltre un mese fa il presidente Giovanni Alì aveva palesato le sue difficoltà nell'andare avanti da solo.

Quali sono dunque i dubbi maggiori? I punti interrogativi più importanti sono quelli legati a cinque squadre: Arzachena, Lucchese, Foggia, Rieti e Viterbese. Detto che i Satanelli, nonostante la messa in vendita del club da parte della famiglia Sannella, dovrebbero essere ai nastri di partenza del prossimo campionato, così come il Rieti che dovrebbe definire la propria iscrizione nella giornata di oggi, rimane invece abbastanza fumoso il futuro degli altri club presi in esame. La Lucchese è sull'orlo del precipizio oramai da mesi e la sensazione che la salvezza ottenuta in maniera stoica dalla formazione rossonera tramite un doppio playout possa essere vanificata dalla drammatica situazione societaria. Arzachena e Viterbese, invece, hanno visto nelle ultime settimane i rispettivi presidenti annunciare di voler fare un passo indietro: Fiorini, in terra sarda, per i costi di mantenimento della società in un campionato professionistico, mentre Camilli a Viterbo per la volontà di lasciare il mondo del calcio dopo quanto vissuto (fra campionato e squalifiche) in questa stagione.

Spettatrici interessate di tutta questa situazione sono le società retrocesse in D che possono essere riammesse (Virtus Verona su tutte, ma anche Paganese, Bisceglie e Alma Juventus Fano) e quelle che invece sono ancora fra i Dilettanti ma che possono essere ripescate (Audace Cerignola, Modena, Pro Sesto in prima fila, Mantova, Taranto e Reggiana big decadute più indietro). Altre seconde squadre? Neanche l'ombra. Strano vero?