Enrico Chiesa a TLP: "Non vedo l'ora di iniziare l'avventura"

Enrico Chiesa a TLP: "Non vedo l'ora di iniziare l'avventura"TMW/TuttoC.com
Il neo mister del Figline ai tempi della Fiorentina
© foto di Federico De Luca
venerdì 18 giugno 2010, 08:30Interviste ESCLUSIVE
di Nicolò Schira
L'ex calciatore nuovo tecnico del Figline Valdarno

Attualmente è ancora impegnato a Coverciano dove sta prendendo il patentino da allenatore, però il Figline l' ha già nominato ufficialmente tecnico della matricola terribile toscana nel prossimo campionato di Prima Divisione in cui l'ex attaccante di Parma e Fiorentina Enrico Chiesa, da poche settimane ritiratosi dal calcio giocato, inizierà l'avventura da allenatore.

Per i nostri lettori di TuttoLegaPro lo abbiamo contattato in esclusiva, per tracciare un bilancio della sua carriera da calciatore e assaporare le emozioni che "Henry VII", com'era soprannominato dalla curva Fiesole, sta vivendo nell'intraprendere la nuova professione di mister.

Allora Enrico nel giro di poche settimane sei passato dal campo alla panchina, come hai vissuto questo cambiamento?

"Lo sto vivendo con grande entusiasmo, non vedo l'ora di cominciare questa nuova avventura, ci tengo a ringraziare la società che dopo due anni splendidi da calciatore mi ha offerto questa grande opportunità".

Che effetto ti farà diventare l'allenatore di molti ragazzi che fino a pochi giorni fa erano tuoi compagni di squadra?

"Personalmente non cambierà nulla dato che avevo con loro un rapporto splendido, sono un gruppo eccezionale e credo che il fatto di conoscerli bene mi possa risultare d'aiuto nell'intraprendere questa nuova esperienza".

Nella tua carriera hai avuto tanti grandi allenatori ( Sacchi, Eriksson, Ancelotti, Mancini, Zoff) a chi ti ispirerai?

"Cercherò di apprendere caratteristiche di ognuno di loro puntando ad instaurare un gruppo che abbia attaccamento e valori eccezionali. Essendomi trovato bene con tutti è difficile fare un nome, sarebbe meglio fare un mix".

Hai già in mente un tipo di calcio o un modulo di partenza?

"Aspetto di conoscere i giocatori che avrò a disposizione in ritiro, a quel punto valuterò in base alle loro caratteristiche tecnico-tattiche il modulo più congeniale per valorizzarli".

Da calciatore hai militato in tante grandi piazze, c'è una squadra in particolare alla quale sei rimasto legato?

"Se ne devo citare una particolare ti dico il Parma 98/99, mi ricordo ancora la formazione a memoria: Buffon, Thuram, Sensini, Cannavaro, Fuser, Dino Baggio, Boghossian, Vanoli, Veron, Crespo e il sottoscritto. Eravamo una formazione fortissima tanto che vincemmo quell'anno Coppa Uefa e Coppa Italia e credo che se invece di una città tranquilla come Parma fossimo stati in una metropoli avremmo vinto anche lo Scudetto".

138 gol in Serie A ed oltre duecento reti in carriera, so che è estremamente difficile ma se devi scegliere un gol, qual'è il più bello che hai realizzato?

"E' difficile sceglierne uno, però anche per l'importanza ti dico quello in finale di Uefa a Mosca contro il Marisglia: lancio millimetrico di Veron, velo di Hernan e destro all'incrocio a Barthez. Un gol fantastico anche per la costruzione dell' azione".

Come vedi la nostra nazionale dopo il pareggio con il Paraguay?

"Sono molto fiducioso perchè stiamo molto bene atleticamente ed inoltre ritengo che in queste manifestazioni la gara di debutto sia la più insidiosa perciò è molto importante non aver perso. Credo che Lippi possa riportarci nuovamente almeno fra le prima quattro".

In chiusura di intervista visto che hai smesso c'è in giro un nuovo Chiesa, un attaccante che quando vedi le partite nelle sue giocate ti ci rivedi?

"Mi piace molto Pato che come il sottoscritto calcia indifferentemente di destro e sinistro e poi mi assomiglia nel partire lateralmente per poi accentrarsi e andare alla conclusione in porta".