Novara, Felice Evacuo a TLP: "Faremo tutto il possibile per riportare la squadra in B"

15.01.2015 23:00 di Luca ESPOSITO Twitter:    vedi letture
Novara, Felice Evacuo a TLP: "Faremo tutto il possibile per riportare la squadra in B"
TMW/TuttoC.com
© foto di Marcello Demelia/TuttoLegaPro.com

Felice Evacuo è un habitué della Lega Pro in fatto di presenze e di gol segnati: oltre centoventi nella terza serie nazionale, ma in carriera il centravanti ha fatto cifra tonda: 150 gol tra B, Prima Divisione e Seconda. In esclusiva ai microfoni di TuttoLegaPro.com l'attaccante racconta la gioia per questo risultato importante per lui, arrivato con la maglia del Novara, squadra ritenuta tra le favorite per la promozione diretta in Serie B.

“Il primo gol in assoluto l’ho fatto con la maglia del Turris contro il Taranto, ricordo che l’ho segnato proprio contro Piergraziano Gori, attuale portiere della Salernitana: era stato di testa su calcio d’angolo”.

Il gol più bello?

“L’ho fatto al Napoli con la Torres, è stato un evento storico per la città di Sassari, era stata una doppietta, e ricordo che il Napoli alla fine di quel campionato vinse il campionato di C1 e arrivò in Serie B”

E domenica è arrivato il centocinquantesimo contro il Monza, anche se non è servito a vincere.

“Quella partita era importante, non potevo sbagliare su calcio di rigore: eravamo sotto nel punteggio, mancava poco alla fine del primo tempo, quindi era un momento topico della partita”.

Sul dischetto ci è andato sicuro di segnare.

“Ero convintissimo che ci saremmo riusciti a recuperare il risultato, ma alla fine purtroppo non è stato sufficiente per vincere. Comunque mi viene in mente che il cinquantesimo e il centesimo gol io li avevo segnati entrambi su calci di rigore, quindi è una circostanza quasi magica…”

Come descriverebbe l'approccio con l'ambiente di Novara?

“L’impatto con l’ambiente di Novara è stato positivo, anche se avevamo una responsabilità che era quella di far ravvivare la tifoseria che era reduce da una retrocessione. Una squadra che era costruita per fare bene era retrocessa per la seconda volta in pochi anni, ma comunque mi trovo in un ambiente che vive di calcio e in una società calcistica che è organizzata. Cercheremo di fare del nostro meglio perché il campionato lo vince una sola squadra, ed è molto difficile arrivare in testa”.

Nel girone A non c’è una squadra favorita, anche perché l’Alessandria ha perso a Mantova. C’è molto equilibrio?

“Probabilmente c’è molto equilibrio perché le squadre che sono ai primi posti sono tutte di valore, probabilmente la differenza con il girone meridionale che conosco è che al Nord il girone è più tecnico, e al Sud è più agonistico, anche se ci sono compagini di valore pure nel girone C come Salernitana, Juve Stabia e Benevento, che hanno organici importanti nel girone C, e ci sono altre compagini che hanno una tradizione recente importante”.

Inizialmente ha fatto fatica a imporsi, ma è sempre stato così: quando comincia a carburare, non si ferma più.

“Per me è sempre stato così, tranne il secondo anno con l’Avellino con Galderisi: ero partito fortissimo nella fase iniziale di quel campionato. Non mi preoccupo, perché il mio contributo sono sempre riuscito a fornirlo: è una questione fisica perché ho una mole abbastanza notevole e mi succede di entrare in forma più tardi, ci sono abituato”.

È la terza esperienza al Nord dopo La Spezia e la Florentia Viola. È stato difficile per lei accettare il Novara?

“La differenza sta anche nella partecipazione delle piazze, il calore della gente è diverso proprio tra Nord e Sud. Anche se alla Spezia siamo riusciti anche a portare ottomila persone allo stadio, quindi era simile a una piazza del Sud da quel punto di vista. Magari al Sud la società che deve vincere ha bisogno di fare squadre più fisiche e più rocciose”.

Ci ha sperato di poter giocare in B con il Novara? La squadra è stata in lizza per un ripescaggio fino all’ultimo in estate…

“Lo speravo, ma in Serie B avevo comunque giocato con il Frosinone segnando tredici gol. Avevo sempre fatto parte di organici competitivi nel girone C, nella mia carriera. A me piace giocare per vincere perché questo dà molti stimoli”.

A chi ha dedicato questo gol numero 150?

“Ringrazio i miei compagni di squadra e il mister, e dedico la rete anche a mia moglie, a mio figlio, e a mia figlia che sta per nascere: sarà a febbraio, e penso che la chiameremo Alessandra”.

Il suo sogno calcistico?

“Poter condurre in B il Novara, perché abbiamo tutto per potercela fare. Sicuramente è un obiettivo importante che dobbiamo raggiungere tutti insieme”.