L'Aquila, Andrea Testa a TLP: "Il record? E' merito di tutti"

L’Aquila può ritagliarsi il suo momento di grande entusiasmo a livello sportivo: dopo essere stata esclusa dai campionati professionistici nel 2004, la società del capoluogo abruzzese sta ritornando ai fasti di un tempo e spera nella Prima Divisione diretta. Pochissimi i gol incassati da L’Aquila, soltanto 12, con il portiere Andrea Testa che va fiero di questo dato, che fa di lui il portiere italiano meno battuto nei professionisti, a pari merito con Ambrosi della Ternana, solo che la media di Testa è pari a 0,5 reti subite a partita, una media più bassa di quella del portiere degli umbri. Il portiere marchigiano de L’Aquila, legato ai rossoblù con un contratto fino al prossimo campionato, commenta il momento positivo della sua squadra nell’intervista esclusiva rilasciata a TuttoLegaPro.com.
“Stiamo rispettando gli obiettivi che erano quelli dei play-off – spiega Testa – ma non ci nascondiamo: se siamo là sicuramente abbiamo grandi potenzialità, magari abbiamo la speranza di rimanere là dove siamo fino alla fine”.
Lei è il portiere meno battuto in Seconda Divisione, ma è anche il portiere italiano meno battuto tra i professionisti. Di chi il merito? Più suo o della difesa?
“Il merito è di tutti. È da luglio che ci alleniamo curando la fase difensiva, perché mister Ianni preferisce che prima di tutto la nostra squadra non prenda reti. Se incassiamo pochi gol c’è anche una disposizione ottima in campo di difesa e centrocampo, e poi in avanti abbiamo anche delle ottime individualità, quindi cerchiamo anche la buona sorte, diciamo così”.
Tra le società che si erano interessate a lei figurava anche il Torino. Un giovane di 21 anni come lei come convive con le indiscrezioni di mercato?
“Da un lato le indiscrezioni di mercato le prendo bene, ma dall’altro è facile che in me possano generare qualche distrazione nel lavoro quotidiano. Io cerco di impegnarmi tutti i giorni e di allenarmi al meglio, oltre che di migliorare. Se ci sarà un’offerta eventuale, e se la cosa sarà concreta, va bene, però attualmente cerco di andare avanti e dare il massimo”.
Complessivamente i vostri punti sono 48 e siete secondi dietro al Perugia che di punti ne ha fatti 53. Avete peraltro perso in due occasioni e avete collezionato molti pareggi. Vi manca qualche punto?
“Forse sì, anche siamo stati fortunati in altre partite. Le partite sfortunate per noi siano state pochissime. 48 punti ci stanno bene, perché abbiamo compensato nel miglior modo possibile”.
Dietro di voi ci sono squadre come Vigor Lamezia, Catanzaro e Paganese a distanza ridotta: sarà difficile per voi mantenere il secondo posto, oppure insidiare il Perugia?
“Credo che le partite vadano giocate. Gli scontri diretti li avremo un po’ tutti fuori casa, ma andremo a giocarcela con tutti: vogliamo far vedere che ci siamo anche noi”.
Ci avviciniamo a un derby: giocherete a Chieti. Fino a che punto voi de L'Aquila sentite questo derby?
“Penso che sia una partita come tutte le altre. Il Chieti è una squadra giovane, ma penso possa dare fastidio, così come ha dato fastidio a tutte le squadre di questo campionato. Sarà una bella gara”.
Ancora una parola: L’Aquila come città tre anni fa ha vissuto una tragedia immane a causa del terremoto. Alla luce della ripresa del calcio rossoblù di questi anni, la gente aquilana andrebbe accontentata con il ritorno in Prima Divisione.
“Certo, i tifosi ci credono, e noi dal canto nostro faremo tutto il possibile per far dimenticare loro quello che c’è stato tre anni fa”.
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