Intervista TC

Capezzi: "Carrarese fatta di umiltà, fame e talento pronto a esplodere"

10.06.2024 23:00 di  Raffaella Bon   vedi letture
Capezzi: "Carrarese fatta di umiltà, fame e talento pronto a esplodere"
TMW/TuttoC.com
© foto di Paolo Baratto/Grigionline.com

Leonardo Capezzi, centrocampista della Carrarese, all'indomani della promozione in Serie B è intervenuto in esclusiva ai microfoni di TuttoC:

Come si vive questo day after?
"Sinceramente ho firmato perché sono stato contagiato dall'entusiasmo del presidente che mi ha detto: vieni qui che con te andiamo in Serie B. È stato contagioso e alla fine ha avuto ragione. È la cosa più bella".

Cosa ha portato mister Calabro?
"Ci ha dato una mano che tutto ciò diventasse realtà. Ha portato un modo diverso di interpretare le partite, una mentalità differente. Ha cambiato degli schemi tattici e i risultati gli hanno dato ragione. Senza nulla togliere al percorso fatto precedentemente con mister Dal Canto, sebbene io l'abbia vissuto per pochi mesi e sia stato infortunato. Chi capisce di calcio però non può che dare meriti anche a lui".

Tre aggettivi per descrivervi?
"Uomini forti, tanti ragazzi capaci, tanta umiltà, fame e sogni che i ragazzi sono andati a prendersi. Ci sono dei ragazzi che non si rendono neanche conto di quanto sono forti. Questa promozione li può spingere a conquistare ciò che meritano. È un gruppo zeppo di talento pronto a esplodere". 

A fine partita avete consolato i giocatori del Vicenza.
"Credo che sia normale, è la parte brutta del calcio. C'è un 50% di possibilità di vincere. A noi è andata bene, a loro no. Credo sia giusto e doveroso, il calcio è una ruota, bisogna sempre avere rispetto infinito dell'avversario". 

A proposito del match, una gestione perfetta.
"Sì, non abbiamo preso gol. Abbiamo fatto due ottime partite, sia a Vicenza, davanti al loro pubblico dove abbiamo avuto grande personalità. A mio avviso nel bilancio della finale abbiamo meritato. La B qui mancava da tantissimo, abbiamo scritto la storia e siamo contenti di aver avvicinato alla squadra tanti nuovi tifosi, anche giovani. È questo che rende grande lo sport".