Intervista TC

Ciccone: "Disgustati dalla vicenda Rimini, prima o poi la verità verrà fuori"

Ciccone: "Disgustati dalla vicenda Rimini, prima o poi la verità verrà fuori"TMW/TuttoC.com
Oggi alle 17:00Interviste TC
di Raffaella Bon

Per parlare dell'esclusione dal campionato del Rimini la redazione di TuttoC.com ha intervistato il direttore sportivo Michele Ciccone.

Cos'è successo a Rimini?

"Di Matteo e Ferro erano sicuri di aver acquisito la società col preliminare, si era detto che una volta versata la cifra di 220 mila euro la società sarebbe stata di Di Matteo. Sono rimasti completamente stupiti dal finale non solo per essere stati dieci giorni chiusi in albergo e non aver potuto esercitare non solo di aver versato 25 mila euro per la partita di Ascoli, altrimenti non si sarebbe potuto giocare ma soprattutto perché si sono visti non dare la società"-

Nella due diligence ci si era accorti di qualcosa?

"Lo sblocco automatico, una volta versata la cifra, non è avvenuto. Di Matteo ci teneva ad acquisire il Rimini, dal momento che da tanti anni svolge l'attività di imprenditore nella zona".

Da chi vi sentite più traditi ?

"Intanto posso dire che non so effettivamente cosa sia successo e non posso dire effettivamente che la Scarcella ci abbia tradito, ma posso dire che sicuramente ci aveva garantito che una volta pagato si sarebbe acquisita la proprietà. Noi addirittura stavamo già pensando al mercato, ma purtroppo dopo il danno è arrivata la beffa. Nessuno si sarebbe mai immaginato un finale del genere, non solo non potevamo andare allo stadio dalla squadra ma neanche a esercitare presso la sede. Di Matteo aveva tanta fiducia nel progetto ed eravamo pronti a tentare di fare una vera impresa, sapevamo che salvare Rimini sarebbe stato un miracolo ma ci volevamo provare".

La squadra già di per sé aveva fatto un miracolo ?

"Ho visto 4-5 partite e posso dire che ci hanno messo sempre il massimo impegno. Il Rimini versava in una situazione terribile, stavano già facendo un mezzo miracolo".

Invece c'è stato il fallimento...

"Siamo rimasti disgustati, anche perché non c'è solo il Rimini in una situazione difficile. Posso dire che sicuramente mancano i controlli e mi aspetto che prima o poi la verità su Rimini esca fuori. Onestamente abbiamo cercato di fare di tutto facendo anche dei sacrifici basti pensare che siamo rimasti chiusi per 10 giorni in albergo senza operare".

Lei sarebbe diventato il direttore sportivo ?

"Sì, ma non ho mai potuto operare effettivamente perché è da tanti anni che sono nel calcio e non voglio passare per uno che non nutre di credibilità, non ho mai fatto figure meschine e voglio continuare così. Mi ero adoperato già a pensare cosa sarebbe servito a livello di mercato e parlavo con il mister in albergo. Posso solo dire che è giusto che qualcuno prima o poi paghi per questa situazione".

La Lega Pro da anni dimostra che ci possono essere delle difficoltà...

"Sì, sinceramente servono più controlli visto tutto ciò che sta succedendo negli ultimi anni e soprattutto se un organo come la Lega Pro da un grido di allarme come è successo anche quest'estate è giusto che la federazione ne dia seguito. Mi pare che dall'inizio dell'anno non ci sia stato solo Rimini: basti pensare una piazza come la Triestina che ha avuto un sacco di difficoltà. Sono rimasto completamente turbato da questa situazione".